La storia di Cristina Trivulzio di Belgiojoso: la prima donna a cui Milano ha dedicato una statua
Né frivola né rivoluzionaria, una donna unica e libera
Fino al 2021, incredibilmente, nessuna delle 121 statue di Milano era mai stata dedicata a una personalità femminile, eccetto naturalmente i soggetti di iconografia religiosa o allegorici. La statua, realizzata dallo scultore Giuseppe Bergomi grazie a un'idea de Le Dimore del Quartetto, è posta in piazza Belgioioso ed è dedicata a Cristina Trivulzio di Belgiojoso, eroina milanese del Risorgimento di cui, proprio nel 2021, ricorrevano i 150 anni dalla morte.
Patriota, giornalista, viaggiatrice, scrittrice doma soprattutto donna indipendente e all'avanguardia, lottò per tutta la vita per un’Italia unita e soffrì l’esilio pur di liberare lo stivale dal giogo della corona austriaca. Cristina Trivulzio di Belgiojoso, nacque nel 1808 e visse nel pieno del Risorgimento italiano, ebbe contatti con tutti i maggiori protagonisti dell’epoca e sovvenzionò insurrezioni. Nel 1838 ebbe una figlia ma si separò molto presto dal marito Belgiojoso.
Successivamente organizzò un battaglione a Napoli per contribuire alle Cinque Giornate di Milano, diresse gli ospedali a Roma durante gli scontri del 1849, corrispose con Carlo Alberto e con Napoleone III; tenne salotti a Parigi con ospiti illustri e le furono attribuiti storie d'amore con poeti, storici e musicisti; si avventurò da sola in Oriente dove organizzò una comunità agricola partendo dal nulla. Nel 1855 tornò a Locate, alle porte di Milano, dove aveva costruito asili, scuole e modernizzato il paese, portandolo a un livello sociale molto al di sopra della situazione tipica dell'epoca.
Nè frivola né rivoluzionaria, una donna unica e libera. Ben raccontata nel libro di Pier Luigi Vercesi: "La donna che decise il suo destino. Vita controcorrente di Cristina di Belgioioso "Vogliano le donne felici e onorate dei tempi a venire rivolgere il pensiero ai dolori e alle umiliazioni delle donne che le precedettero, e ricordare con qualche gratitudine i nomi di quelle che loro aprirono e prepararono la via alla mai goduta, forse appena sognata felicità" – Cristina Trivulzio di Belgioioso.