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Martedì, 16 Aprile 2024
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Università Bicocca, creata la prima bioplastica al mondo eco-friendly prodotta da lieviti

Bioplastiche innovative per un’economia circolare ed un futuro sostenibile: dalla produzione alla filiera del riciclo dei rifiuti organici

É “made in” Milano il primo processo per produrre bioplastica, completamente biodegradabile e compostabile, utilizzando lieviti simili a quelli impiegati nella panificazione. Galatea Biotech, spin-off dell’Università di Milano-Bicocca, punta a guidare la transizione verso un’industria 5.0 nel campo delle biotecnologie: un’industria, cioè, che sappia integrare nei propri processi la sostenibilità come fattore chiave. Questo significa, ad esempio, che Galatea Biotech cerca anzitutto di ottimizzare la gestione di rifiuti e degli scarti agroindustriali, in un’ottica di economia circolare utilizzandoli come materie prime. Oggi la Pmi innovativa accreditata all’Ateneo milanese cerca investitori per dar vita alla filiera produttiva.

È partita il 3 maggio scorso sulla piattaforma Opstart la campagna di equity crowdfunding di Galatea Biotech, spin-off dell’Università di Milano-Bicocca accreditata all’Ateneo. Attraverso questa campagna sarà possibile sostenere le due linee di ricerca di Galatea Biotech dedicate alla trasformazione ed allo sviluppo di bioplastiche completamente sostenibili e rinnovabili. Obiettivo: acquisire risorse per diventare protagonisti di nuova rivoluzione industriale, strizzando l’occhio all’ambiente. Per farlo lo spin-off universitario necessita di raccogliere 600 mila euro.

Galatea Biotech

Tre ingredienti: competenza, professionalità, innovazione. Nasce da questi presupposti Galatea Biotech, una giovane e innovativa SME che unisce tutta l’inventiva delle nuove tecnologie alle tematiche altamente rilevanti della sostenibilità e della promozione di una economia circolare.

Il 2021 è senza dubbio l’anno dedicato alle plastiche con la messa al bando definitiva di quelle monouso. Un passo importante per l’Unione Europea che lascia spazio a strategie e soluzioni sostenibili per i prodotti a base biologica, nuovi modelli di business che facilitano riutilizzo e riciclaggio più efficienti. «L’utilizzo della plastica in molti settori commerciali (packaging, tessile, costruzioni, medicina, cosmetica, automotive, settore hi-tech) – spiega Paola Branduardi, professoressa del dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze all’Università di Milano-Bicocca e presidente di Galatea Biotech – ha un impatto negativo sull’ambiente, sia durante il processo di lavorazione che nel fine vita e smaltimento: ogni anno nel mondo vengono prodotte 380 milioni di tonnellate di plastica, delle quali solo il 20-25% vengono riciclate mentre il restante finisce nell’ambiente circostante. Noi non vogliamo sostituire i polimeri delle plastiche oggi in commercio nella loro praticità: la plastica ha una versatilità di cui ancora non riusciamo a fare a meno. Quello che il nostro team intende fare è eliminare l’impatto ambientale di queste sostanze».

Le bioplastiche eco friendly

Galatea Biotech si è, così, focalizzata sulla produzione di bioplastiche al 100% “eco friendly”. «Quando diciamo bioplastica – precisa la Prof.ssa Branduardi – ci riferiamo a un mondo complesso, perché ve ne sono di molti tipi. L'utilizzo di additivi permette di raggiungere le performance desiderate dal settore merceologico di destinazione, ma quelli attualmente utilizzati sono per la maggior parte composti di derivazione petrolchimica che rendono quindi la bioplastica non completamente sostenibile. Noi crediamo che le bioplastiche virtuose debbano necessariamente essere di origine rinnovabile e al contempo biodegradabili: la natura ci offre l’opportunità di sostituire gli additivi di origine fossile, che vengono normalmente utilizzati oggi, con elementi totalmente naturali in grado di conferire alle mescole le caratteristiche necessarie per i differenti impieghi nei settori merceologici».

Il business model

Il business model di Galatea Biotech si sviluppa su due linee: una a lungo periodo che intende valorizzare il processo biotecnologico microbico per la produzione di PLA, attraverso un ritorno dell’investimento basato sulla vendita delle licenze del brevetto o sulla proprietà intellettuale. La seconda linea di più breve periodo, invece, prevede un ritorno di investimento legato alla produzione e alla vendita di mescole di PLA, sviluppate da Galatea Biotech e dai partner industriali che intendono far parte di questo progetto.

Con i fondi raccolti in questa campagna di crowdfounding, lo spin off universitario avrà la possibilità di sviluppare entrambe le linee di business. La raccolta minima di 50 mila euro permetterà, infatti, alla società di sviluppare la linea relativa alle mescole basate sul PLA completamente biobased e di cominciare a sviluppare la parte del processo biotecnologico. La raccolta massima di 600 mila euro, invece, permetterà di portare a completo compimento la linea di ricerca e sviluppo sulle mescole a base PLA e di arrivare fino all’impianto pilota, per quanto riguarda il processo biotecnologico microbico di produzione del nuovo polimero plastico.

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