Una delegazione di mamme e bambini ha incontrato l'Assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute del Comune di Milano per invitare il sindaco Pisapia e la giunta a un evento pubblico organizzato il 19 ottobre a Parco Solari. L'obiettivo è quello di valutare ipotesi alternative a quella prevista dal progetto della linea M4, che distruggerà gli alberi del parco e di via Dezza per realizzare il cantiere di calaggio delle talpe.

Le sorti di Parco Solari, nonostante quanto apparso su alcune testate nei giorni scorsi, sono ancora indecise per gli abitanti del quartiere. È, infatti, loro ferma intenzione di riaprire il dialogo con le istituzioni. L'obiettivo è quello di valutare ipotesi alternative a quella che prevede di usare parte della superficie del parco, nonché di via Foppa e di via Dezza, per calare le talpe (TBM) che scaveranno il tunnel della futura metropolitana M4. Venerdì scorso le porte di Palazzo Marino si sono aperte per una delegazione di mamme e bambini che hanno consegnato a Pierfrancesco Majorino, Assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute del Comune di Milano, delle buste scritte e colorate dai ragazzini del quartiere, contenenti un invito al sindaco Pisapia e a tutti gli assessori a partecipare a un aperitivo organizzato domenica 19 ottobre alle ore 12 proprio al parco Solari.

Majorino ha accolto con gentilezza i bambini, chiedendo loro come si chiamassero, la loro età e la classe frequentata, e raccontando di avere anche lui un figlio. L'iniziativa parte dal gruppo "SOS Parco Solari": un insieme persone, residenti del quartiere e non, genitori e professionisti di diversa estrazione, che hanno scelto di "fare rete" insieme ad altri comitati e associazioni - tra i quali il Comitato Foppa Dezza Solari e l'associazione culturale Museolab6 - per il fine comune di promuovere ipotesi di cantiere alternative, dal minore impatto paesaggistico e sociale rispetto a quella prospettata nel progetto definitivo presentato dall'ATI che ha vinto l'appalto.

Il gruppo SOS Parco Solari non si oppone alla costruzione della linea metropolitana M4 ma invita i soggetti pubblici e privati responsabili del progetto a ripensarne le modalità, evitando di devastare una zona di interesse collettivo (Delibera VIII/011108 del 27/01/2010 Giunta Regione Lombardia), un'area ad alta densità abitativa e un parco riqualificato nel 2005. I numeri del cantiere danno un'idea dell'impatto che avrà non solo sul parco, ma sulla viabilità, sull'inquinamento acustico e sulla qualità della vita di chi frequenta il quartiere: sette anni di lavori, con chiusura stimata nel 2022; 10.000 metri quadri interessati dagli scavi, fra Parco Solari, via Foppa e i giardini di via Dezza; circa 130 alberi pluridecennali da abbattere; una voragine a cielo aperto profonda 30 metri, lunga 68 e larga 27; un milione di tonnellate di terra da asportare; cento passaggi di camion quotidiani, per otto ore al giorno; 50 carichi di terra e 50 scarichi, da moltiplicare per 600 giorni lavorativi.

Dopo la consegna delle buste a Palazzo Marino, la prossima iniziativa in programma è l'aperitivo al parco di domenica 19 ottobre alle ore 12, aperto non solo al sindaco e agli accessori, ma a tutta la cittadinanza. Nel frattempo, la petizione ("Metropolitana Linea 4: diciamo no all'apertura di un devastante cantiere di calaggio delle TMB al Parco Solari") lanciata su change.org dal Comitato Foppa Dezza Solari ha superato le 2.500 firme. Anche il FAI, il Fondo per l'Ambiente Italiano, ha inserito il parco nell'attuale edizione del censimento "I luoghi del cuore" (organizzato in partnership con Intesa Sanpaolo): è necessario raccogliere almeno mille voti per far rientrare Parco Solari nella lista dei siti che potranno beneficiare di un intervento diretto del FAI a loro favore.

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