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Case dell’acqua, grande successo nei primi sei mesi

Nei primi sei mesi sono stati prelevati 726.870 litri d'acqua con un risparmio di 28.600 chilogrammi di CO2 e 24.300 di plastica

Convenienti e soprattutto ecologiche, parliamo delle case dell’acqua che piano piano si stanno affermando sempre più nel nostro Paese. Un fenomeno che sottolinea come si stia diffondendo Italia quella consapevolezza di un consumo più attento, specialmente di un bene prezioso come l’acqua. Solo a Milano, dal primo marzo 2013, ne sono nate sei dislocate per tutta la città: a parco Formentano, parco Chiesa Rossa, via Giovanni Battista Morgagni, parco Nicolò Savarino, giardino Cassina de’ Pomm e a giardino di via Lessona.


 

Secondo una nota del Comune, sono 726.870 i litri d’acqua che i milanesi hanno prelevato dalle case dell’acqua nei primi 6 mesi: 293.557 di naturale e 433.313 di gasata. Grazie ai cittadini che hanno utilizzato questo servizio gratuito, messo a disposizione dal Comune di Milano e gestito da Metropolitana Milanese, è stato possibile risparmiare 24.307 di Pet (la plastica con cui sono fabbricati bottiglie e bicchieri) e ben 28.652 chilogrammi di CO2. Non va dimenticato, infatti, che l’imbottigliamento e il trasporto su gomma di 100 litri d’acqua che viaggiano per 100 km produce emissioni almeno pari a 10 kg di anidride carbonica. Inoltre, non venendo stoccata nei magazzini per lungo tempo, l’acqua non rischia di essere sottoposta a condizioni ambientali (luce e calore), che ne alterano le caratteristiche organolettiche. Risulta essere, quindi, più sana.


 

Oltre a far bene all’ambiente e a noi, le case dell’acqua aiutano anche a risparmiare. Considerando, infatti, una spesa media di 50 centesimi per 1,5 litri di acqua minerale di marca, i milanesi in questi sei mesi hanno risparmiato oltre 240.000 euro.

Da marzo a settembre, la casa dell’acqua più utilizzata è stata quella di Zona 3 (via Morgagni) con 143.098 litri prelevati (47.744 di naturale e 95.354 di gasata), seguita da quella di Zona 5 (parco Chiesa Rossa) con 139.706 litri e di Zona 4 (Largo Marinai d’Italia) con 137.993. Di poco distaccata la casa dell’acqua del parco Savarino-ex Bassi (Zona 9, 133.264 litri). Chiude la classifica l’impianto di Zona 2, installato nel giardino Cassina de’ Pomm, con 110.681 litri prelevati (49.054 di naturale e 61.627 di gasata).


 

Nota a parte, infine, afferma la nota, spetta alla casa dell’acqua di via Lessona. Il vecchio impianto installato nel 2011, infatti, è stato sostituito a fine giugno con un modello di ultima generazione, uguale agli altri 5, che in poco più di due mesi ha erogato 62.128 litri, di cui 30.324 di naturale e 31.804 di gasata.


 

I sei distributori erogano la stessa acqua che sgorga dai rubinetti delle nostre case e si attivano utilizzando la Carta regionale dei Servizi della Lombardia. Possono essere prelevati gratuitamente fino a 6 litri d’acqua al giorno a persona. Ogni casa dell’acqua ha piano d’appoggio per le bottiglie e vaschetta raccogli gocce collegata direttamente allo scarico, lampada UV battericida sul beccuccio di erogazione (che garantisce la protezione da retro contaminazioni), monitor per comunicazioni e informazioni ai cittadini e impianto di illuminazione notturna a Led a basso consumo. L’impianto è a norma di legge per le persone con disabilità e ha quattro telecamere e pulsanti elettrici per la sicurezza e la registrazione di eventuali atti vandalici.

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