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L'Eurobasket si avvicina, i 12 papabili azzurri e le 5 nazionali favorite

La nazionale del ct Pozzecco a lavoro dal 3 agosto. Si può puntare su un bel blocco dell'Olimpia Milano. Serbia alla caccia del primo trionfo continentale

Manca un mese e qualche giorno alla palla a due dell'Europeo di pallacanestro, che avrà come palcoscenico anche il Mediolanum Forum di Assago. La casa dell'Olimpia Milano ospiterà il girone dell'Italia, che affronterà Grecia, Croazia, Estonia, Ucraina e Gran Bretagna. Il prossimo 3 agosto inizierà il training camp a Pinzolo, al quale il ct Gianmarco Pozzecco ha convocato 17 atleti. Torneranno a vestire l'azzurro a distanza di un anno, dalla partecipazione all'Olimpiade di Tokyo, Danilo Gallinari e Nik Melli. Conferme dopo il match di qualificazione al Mondiale contro l'Olanda per Simone Fontecchio, Marco Spissu, Achille Polonara, Amedeo Della Valle, Stefano Tonut, Paul Biligha, Amedeo Tessitori, Giampaolo Ricci, John Petrucelli, Gigi Datome, Alessandro Pajola e Tommaso Baldasso. Faranno parte del gruppo anche Nico Mannion, Matteo Spagnolo e Gabriele Procida. Esclusi rispetto alla nazionale del recente passato Michele Vitali, Diego Flaccadori, Davide Alviti e Tomas Woldetensae.

La preparazione in Trentino durerà fino al 10 agosto, dopodiché il gruppo affronterà in una doppia amichevole la Francia (il 12 all'Unipol Arena di Bologna e il 16 a Montpellier), per poi trasferirsi in Germania dove prenderà parte ad un torneo ad Amburgo sfidando il 19 la Serbia e il giorno seguente una tra Germania e R.Ceca in base ai risultati. Il 24 agosto s'inizierà a fare sul serio con il primo match della seconda fase della qualificazione al Mondiale, con la trasferta contro l'Ucraina (sede da definire), prima di affrontare la Georgia il 27 a Brescia. Prima di questo doppio match, si potrebbe assistere ad una prima scrematura del roster. La formazione di Toko Shengelia sarà comunque l'ultimo impegno prima di gettarsi a capofitto nella competizione dell'Eurobasket che a Milano sarà disputato dal 2 all'8 settembre. In serie, gli azzurri affronteranno Estonia e Grecia il 2 e 3, Ucraina e Croazia il 5 e 6, e la Gran Bretagna l'8 settembre. Poi ci si sposterà tutti a Berlino per la fase finale della manifestazione che si concluderà con la finale del 18 settembre.

I 12 papabili azzurri

Veniamo adesso a quelli che potranno essere i 12 azzurri che faranno parte della spedizione europea. Da questo punto di vista le indicazioni nelle prime due uscite del ct Pozzecco possono aiutare e non poco a ipotizzare il roster italiano. Hanno un posto certo, a prescindere da qualsiasi cosa, i due giocatori Nba Gallinari e Fontecchio. Il primo è quello al quale affidarsi nei momenti cruciali, il secondo ha dimostrato di aver avuto una crescita esponenziale e forse è giusto dire che questa è la nazionale di Fontecchio, senza se e senza ma. Melli è allo stesso modo un punto cardine del team, così come lo sono diventati Polonara, Tonut e Pajola. La convocazione di Datome non è in discussione, sia per il rapporto con l'allenatore che per la volontà del presidente federale Gianni Petrucci. Non è certo un segreto che la cacciata di Meo Sacchetti si sia concretizzata a causa delle sue idee verso i senatori ormai messi alla porta. E sempre per un rapporto di fiducia con il tecnico, anche Spissu può essere certo di indossare la canotta dell'Italia con tanto di responsabilità in cabina di regia.

Facendo due conti siamo ad otto. Per i restanti quattro posti è più semplice affidarci a sfogliare la classica margherita per vedere chi rimane. Baldasso può essere un primo nome, giocatore che per caratteristiche non mette in discussione altri papabili tra play e guardie. Seguono a ruota Procida e Spagnolo, che rappresentano senz'altro il futuro della nazionale ma che ancora appaiono acerbi per un determinato palcoscenico. Non che non lo meriterebbero, e che gli servirebbe anche per maturare ancora di più e forse anche più in fretta. Ma ora come ora, è difficile rinunciare a qualche altro per far spazio a loro. E così ne rimangono sei per una sorta di gioco della torre. Tra i due 'bresciani' Della Valle e Petrucelli potrebbe essere convocato il secondo, che con la sua aggressività difensiva potrebbe essere una valida alternativa rispetto al figlio d'arte visto che in squadra chi segna già c'è. Con Gallinari e Melli ma perfino Polonara che possono essere schierati da centro in alcune fasi della partita, solo uno tra Biligha e Tessitori potrebbe spuntarla. Ed anche qui, gli indizzi delle precedenti partite sembrano premiare l'impegno difensivo del giocatore dell'Olimpia a discapito della qualità di quello della Virtus Bologna. Ma sempre nell'ottica di una variante rispetto agli atleti già presenti in roster.

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L'ultima scelta riguarderebbe uno tra Ricci e Mannion. Questa decisione riguarda esclusivamente l'idea del ct, perché se è vero che Mannion viene da una stagione davvero difficile tra infortuni, covid e poco minutaggio; anche Ricci è finito spesso e volentieri ai margini della propria squadra giocando pochissimo. Questo è forse l'unico vero e grande dubbio al quale spetta rispondere al solo Pozzecco. E se la scelta dovesse ricadere su Ricci, potrebbero essere ben cinque i portacolori dell'Olimpia Milano.

Le 5 nazionali favorite

L'Italia vorrà certamente fare bella figura all'Eurobasket, a maggior ragione perché ne ospita un girone di qualificazione al Mediolanum Forum. Sulla carta l'approdo alla fase finale di Berlino dovrebbe essere una mera formalità, con la discriminante di vedere se da prima, seconda o terza del raggruppamento. La principale sfida degli azzurri è con la Grecia della stella Nba Giannis Antetokounmpo pronto a guidare la squadra del ct Dimitrios Itoudis. Gli ellenici potranno contare sull'esperienza e la sagacia di Nick Calathes, Kostas Sloukas e Kostas Papanikolaou, così come sui centimetri di Ioannis Papapetrou, Georgios Papagiannis e Dimitris Agravanis. Ed è per questo che la Grecia è di sicuro una delle cinque favorite alla vittoria finale. Con un ruolo forse da terza in comodo nel girone la Croazia, nazionale che ha pagato a caro prezzo le finestre Fiba venendo eliminata dalle qualificazioni alla World Cup 2023. Proprio per questo i croati del ct Damir Mulaomerovic cercheranno di rifarsi all’Europeo schierando il meglio possibile: da Bojan Bogdanovic a Ivica Zubac, da Dario Saric a Mario Hezonja passando per Kruno Simon che conosce bene il Forum, Ante Zizic, Dragan Bender e Roko Rogic fresco di firma con Cantù. E poi, quando pensiamo alla Croazia è impossibile dimenticare la grande delusione che ci ha regalato nel preolimpico di Torino del 2016.

Se la Grecia è tra le possibili favorite, non possiamo contare l'Italia anche se la cavalcata olimpica di dodici mesi fa ben sperare. Quello che è mancato agli azzurri è sempre stato il percorso sopra le righe, l'andare oltre al semplice pronostico. L'incredibile vittoria di Belgrado al preolimpico può fare il paio al successo contro la Spagna all'Eurobasket 2015. Il 105-98 finale inflitto agli iberici di Sergio Scariolo è stata una delle pochissime belle affermazioni dell’Italia nell’ultimo decennio. E quella vittoria arrivò proprio alla Mercedes-Benz Arena, l'impianto berlinese che sarà teatro della fase finale della competizione continentale. Che sia magari di buon auspicio per la spedizione italiana che proprio durante la preparazione potrà saggiare le proprie ambizioni con il doppio confronto alla Francia e la sfida alla Serbia.

Sia i transalpini che i serbi avranno una compagine dal grande talento, così da candidarsi come le due principali favorite alla vittoria finale. La Francia, che arriva dalla medaglia d'argento alle Olimpiadi di Tokyo, ha sì perso due veterani come Nicolas Batum e Nando de Colo, ma potrà ancora contare su Evan Fournier, Thomas Huertel, Rudy Gobert, Moustapha Fall, Guerschon Yabusele, Andrew Albicy, dei due virtussini Isaia Cordinier e Momo Jaiteh. Ancora più infinito il talento a disposizione della Serbia, che ha davvero l'imbarazzo della scelta su chi convocare: Nikola Jokic, Vasilije Micic, Milos Teodosic, Nemanja Bjelica, Nikola Kalinic, Vladimir Lucic, Nikola Milutinov, Nemanja Nedovic, Marko Guduric, Dusan Ristic e chi più ne ha più ne metta. Chissà se quest'anno, con questa formazione, la Serbia riuscirà finalmente ad iscrivere per la prima volta il proprio nome nel palmares della competizione. Infatti, dall’anno della sua fondazione nel 2006 la nazionale serba ha raggiunto due volte la finale nel 2009 e nel 2017, ma in entrambi i casi ha perso.

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L’ultima edizione è stata vinta dalla Slovenia, che si presenta con la coppia formata da Goran Dragic e Luka Doncic che farà di tutto per difendere il titolo conquistato nel 2017. Con due superstar di questo calibro, davvero nulla è precluso, e l'essere inserita nel girone insieme alla Francia offrirà sin da subito un bel banco di prova. Infine, la quinta ed ultima candidata alla vittoria dell'Europeo è la Spagna. Sì, la nazionale delle furie rosse ha salutato i fratelli Pau e Marc Gasol così come il Chacho Rodriguez, e non potrà contare neppure sull'infortunato Ricky Rubio, ma una squadra capace nelle ultime cinque edizioni del torneo di vincerne ben tre (2009, 2011 e 2015) merita tutto il rispetto possibile. E poi, il ct Scariolo potrà contare sempre sui veterani Rudy Fernandez e Sergio Llull, così come sui fratelli Juancho e Willy Hernangomez, e ancora Usman Garuba, il neo veneziano Yankuba Sima, il neo passaportato Lorenzo Brown che ha fatto storcere il naso addirittura a qualche senatore della squadra, Jaime Fernandez, Xabier Lopez-Arostegui e Quino Colom.

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