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Giovedì, 18 Aprile 2024
Basket

Da Melli a Fontecchio, adesso Bortolani: non c'è 2 senza 3

Il sottile filo rosso che unisce i tre giocatori che hanno vestito la casacca dell'Olimpia e che hanno poi cercato consacrazione all'estero. Ora ci prova la 21enne guardia

In principio fu Nicolò Melli a dover emigrare per emanciparsi dal basket italiano, poi è toccato a Simone Fontecchio andare all'estero per diventare un giocatore di livello Eurolega. Oggi è il turno di Giordano Bortolani espatriare per provare a salire velocemente qualche gradino in più. E' questo il sottile filo rosso che unisce questi tre giocatori che, in fasi e periodi differenti, hanno vestito la casacca dell'Olimpia Milano. Per la verità, metaforicamente Bortolani la indossa ancora visto che ha un contratto in essere con il club di patron Giorgio Armani.

Dopo essere salito alla ribalta nazionale come enfant prodige di Reggio Emilia, tra settore giovanile e prima squadra, Melli è approdato al Forum di Assago nell'estate del 2010. Nel suo primo anno, nel quale coach Piero Bucchi fu sostituito da Dan Peterson, Nik viene girato in prestito a metà stagione alla Vuelle Pesaro. Nei quattro anni successivi, sotto i due bienni targati prima Sergio Scariolo e poi Luca Banchi, l'ala azzurra non riesce proprio a ricoprire un ruolo da protagonista. E così, dopo aver vinto uno scudetto ed essere arrivato a giocarsi un quarto di finale di Eurolega, decide di lasciare Milano per Bamberg dove è fortemente voluto da coach Andrea Trinchieri. Due anni in Germania lo forgiano tanto da diventare un punto di riferimento anche e soprattutto nella principale competizione continentale. La chiamata del Fenerbahce e poi il viaggio transoceanico in Nba per vestire le casecche di New Orleans e Dallas sono solo il coronamento di una carriera che lo ha visto prima essere capitano dell'Italia alle Olimpiadi e poi far ritorno proprio all'ombra del Duomo con i gradi del campione.

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Più o meno si tratta della stessa parabola avuta da Simone Fontecchio, ingaggiato dall'Olimpia dopo essersi messo in mostra con la Virtus Bologna dove ha fatto tutta la trafila delle giovanili. Dopo un premio di miglior under 22 della serie A e una cocente retrocessione in A2, nell'estate del 2016 compie il grande salto passando tra le fila delle 'scarpette rosse' di coach Jasmin Repesa. Vince Supercoppa e Coppa Italia, ma non trova tantissimo spazio. L'anno successivo, con l'arrivo di Simone Pianigiani viene addirittura mandato in prestito alla Vanoli Cremona. Al terzo anno è spesso fuori dalle rotazioni in Eurolega, e così dopo aver vinto altre due Supercoppe decide che è tempo di cambiare area per ritrovarsi. Gli dà fiducia una squadra tedesca, proprio come nel caso di Melli, approdando all'Alba Berlino. Disputa una stagione sopra le righe, sia nel campionato tedesco che in campo europeo, e sull'onda dell'entusiasmo diventa un punto cardine dell'estate azzurra con il successo nel preolimpico di Belgrado prima e l'ottima partecipazione alle Olimpiadi poi. Decide di puntare forte su Simone il Baskonia, e in Spagna fa vedere di essere diventato un giocatore ormai affermato. Non a caso, proprio in questi giorni ha siglato un contratto biennale con gli Utah Jazz che hanno deciso di portarlo a misurarsi in Nba.

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E dunque non c'è due senza tre, e dopo Melli e Fontecchio tocca adesso a Giordano Bortolani provare l'avventura all'estero. La guardia classe 2000, rispetto ai due sopracitati, è cresciuto proprio nel settore giovanile milanese e due anni fa ha allungato il proprio rapporto con l'Olimpia fino al 2025. Nel 2017 ha collezionato le prime presenze in serie A, mentre nell'anno successivo ha militato in doppio tesseramento in serie B a Bernareggio. Nell'estate 2018 è approdato a Legnano in A2, ma è la stagione dopo con la casacca di Biella che inizia a farsi strada tanto da esordire in nazionale maggiore a Napoli sotto la guida del ct Meo Sacchetti. Nell'estate 2020 è stato girato in prestito in serie A alla Leonessa Brescia, mentre lo scorso anno all'Universo Treviso con cui è stato nominato miglior under 22 della Champions League. Oggi la decisione di provare una nuova esperienza accettando l'offerta del Manresa in Liga Acb, formazione arrivata proprio in finale della competizione continentale dove Giordano si è messo in luce. Piuttosto che essere prestato ad una nuova squadra italiana, e senza ancora mai essersi misurato per avere un posto nel roster dell'Olimpia - club che crede comunque molto in lui -, ha preferito andare all'estero. E chissà che non possa essere una mossa che lo consacri definitivamente.

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