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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Basket

Datome scuce lo scudetto alla Virtus: sono 29 per l'Olimpia. Le pagelle

Shields ha un approccio da Mvp e dimentica subito gara cinque, Rodriguez si congeda dal Forum da campione

Una gara sei pressoché a senzo unico permette all'Olimpia Milano di vincere il suo 29esimo scudetto della storia. E' pandemonio 'scarpette rosse' al Forum di Assago che si prendono la rivincita contro la Virtus Bologna dopo lo 0-4 della passata finale. Un successo che, al netto delle polemiche sull'arbitraggio che lasciano davvero il tempo che trovano, ha premiato la squadra che ha espresso il miglior gioco. Dunque scudetto meritato per i milanesi.

Olimpia Milano

Datome 9: la partita quasi perfetta per colui che a 35 anni si commuove ancora per il primo scudetto italiano della sua carriera. Triple pesanti ma anche e soprattutto giocate d'esperienza, come lo sfondamento che si conquista da Shengelia.

Shields 8: si getta sin dai primi minuti dell'incontro gara cinque alle spalle, e lo fa mettendo in mostra energia, cattiveria agonistica e tutto il proprio repertorio offensivo. L'Mvp di queste finali.

Rodriguez 7,5: più delizia che croce, anche se qualche errore evidente lo commette, ma gli assist a go-go, quella tripla dai nove metri e un paio di giocate difensive fanno dimenticare tutto.

Hines 7,5: dominatore assoluto arrivando a toccare una grande quantità di palloni sotto entrambi i tabelloni, facendo vedere grinta e tempismo.

Melli 7: le cifre non dicono tutto nel suo caso, perché in difesa non commette quansi nessuna sbavatura, ruotando e chiudendo con tempi al limite della perfezione.

Grant 7: prezioso nell'avvio di partita quando la squadra scava il primo grande solco.

Bentil 6,5: lotta a muso duro e non indietreggia mai.

Hall 6: con gli altri esterni che brillano lui viene impiegato poco rispetto al solito.

Ricci s.v.

Baldasso s.v.

Biligha s.v.

Alviti s.v.

Messina 8: scelte e rotazioni più che giuste in questa decisiva gara sei. Riesce ad ottenere il meglio da chiunque, ma soprattutto organizza una difesa che è una vera tenaglia.

Virtus Bologna

Alibegovic 6,5: finisce per essere il miglior marcatore della squadra con 11 punti, e questo la dice lunga però sul livello medio che ha avuto la squadra in questa decisiva gara sei.

Jaiteh 6: per tutta la partita non sembra mai davvero incisivo, eppure nel primo tempo mette delle interessanti cifre da parte. Poi naufraga insieme a tutti gli altri.

Sampson 6: ci prova sempre, ci mette grande energia, e per questo raggiunge la sufficienza. Dove non può lui, ci dovrebbero arrivare i compagni...

Mannion 6: buttato nella mischia quando ormai i buoi sono scappati, fa vedere cose buone e cose meno buone.

Shengelia 5,5: fulcro dell'attacco, finisce troppo spesso nella trappola degli avversari che lo raddoppiano e gli fanno commettere ben sei palle perse.

Hackett 5,5: prova a suonare la carica quando la squadra subisce il primo importante parziale, ma la situazione falli lo costringe ben presto ad uscire.

Pajola 5: ci si aspetta che con la difesa imprimi un passo diverso alla partita, ma non avviene mai.

Belinelli 5: non riesce mai ad accendere l'interruttore e questo per la squadra vuol dire, spesso, buio pesto.

Weems 4,5: lo si è aspettato ad ogni partita, ma tranne l'impegno difensivo ha fatto pochissimo.

Cordinier 4,5: è semplicemente ritornato quello opaco di tutta questa finale scudetto.

Teodosic 4: e chi l'ha visto. E' tutta la serie che diciamo debba parlare meno con gli arbitri e pensare di più a giocare. Ci saremmo aspettati che si fosse preso la squadra in spalle, ma non è successo.

Tessitori s.v.

All. Scariolo 5: approccio sbagliato, e peggio ancora non è riuscito ad imprimere un passo di cambio e di ritmo alla squadra. Neppure con le sostituzioni.

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