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Barcellona, Berlusconi fa il tecnico: "Ecco come fermare Messi"

In vista dalla sfida di mercoledì contro il Barcellona, ecco i consigli di Silvio Berlusconi per Massimiliano Allegri

Marcatura a uomo su Messi, e due punte in attacco. In vista dalla sfida di mercoledì contro il Barcellona Silvio Berlusconi consiglia Massimiliano Allegri. Non è un modo per dettare la formazione, "non l'ho mai fatto", ha spiegato il presidente del Milan assicurando di "rispettare" il ruolo dell'allenatore: "Se un presidente non è d'accordo con l'allenatore lo licenzia - ha chiarito l'ex premier ai microfoni di Rtl 102.5 -. Allegri è ancora qui e ha un altro anno di contratto, io posso dare dei suggerimenti".

Questa volta Berlusconi non si è concesso battute, a differenza di una settimana fa quando, dopo aver dichiarato che il Barcellona va "aggredito fin da subito" e affrontato "con il tridente davanti», aveva aggiunto in dialetto veneto che Allegri "no el capisse un casso". Il n.1 rossonero in questo intervento radiofonico, dopo 45' di intervista sui temi politici, ha notato che "sarà molto difficile battere" i blaugrana. E anche in base alla sua esperienza da allenatore dell'Edilnord ha chiarito come affronterebbe l'impegno di Champions.

"Anche il mister - ha spiegato Berlusconi - sa delle due punte, ed è d'accordo". Di sicuro Allegri ha completamente recuperato El Shaarawy. L'attaccante ha svolto l'intero allenamento e ha segnato nella partitella, dove era schierato nel tridente con Pazzini e Boateng. Il ghanese si gioca il posto con l'ex di turno Bojan ed entrambi potrebbero giocare sia da attaccante esterno sia da trequartista. "E abbiamo anche Robinho che giudico molto positivamente", ha aggiunto il presidente rossonero, ma il brasiliano a causa dell'infiammazione alla zona pubica è destinato ad andare in tribuna assieme a Balotelli, indisponibile per la Champions.

Per la difesa, il suggerimento di Berlusconi, "sarebbe che qualcuno degli uomini del Barcellona, un certo Messi ad esempio, non so se lo avete sentito nominare, dovrebbe essere curato ad uomo". Parole che richiamano alla memoria i rimproveri dello stesso Berlusconi nel 2000 all'allora ct della Nazionale Dino Zoff, reo a suo dire di aver lasciato eccessiva libertà d'azione a Zidane nella finale dell'Europeo. Oppure il catenaccio di Nereo Rocco.

"Rocco è stato un grande, ha introdotto il giuoco all'italiana, che era tutto difensivo e puntava a fare gol soltanto con degli attacchi sporadici in contropiede - ha osservato Berlusconi -. Con il nostro avvento, io e Sacchi abbiamo cambiato il calcio, abbiamo portato il Milan a giocare entrando in campo per essere sempre padrone del campo e padrone del giuoco e siamo riusciti a mettere lì una squadra, quella con i tre olandesi, che molti ancora oggi giudicano come una delle migliori squadre nella storia del calcio. È arrivato poi il Barcellona, di cui sono grande ammiratore, e credo che queste due squadre siano degli esempi unici nella storia del calcio".

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