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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Milanosport? Da chiudere, troppe perdite e cattiva gestione"

L'affondo è di Quintavalle, presidente dell'Hockey Club Milano fresco di scudetto di hockey su pista. Costi su del 20%, buco che sfiorerebbe i 12 milioni

E' pesantissimo l'affondo di Umberto Quintavalle, presidente dell'Hockey Club Milano (titolare dello scudetto 2012 di hockey su pista), contro Milanosport, la società che gestisce gli impianti sportivi comunali in città. Si è preso la briga di spulciare il bilancio dell'esercizio 2011 e ora minaccia un ricorso a Bruxelles. Sostenendo che Milanosport ha un buco di quasi 12 milioni di euro (su un fatturato di meno di 20 milioni) e sono aumentati del 20,14% i costi di gestione rispetto all'anno precedente.

Tra le voci più vistose del passivo, quella del lavoro interinale: quasi 3 milioni di euro. "Non risulta - commenta Quintavalle - che Milanosport abbia mai indetto una pubblica e regolare gara come invece prescrive la legge per cifre superiori a € 40.000".

Una specie di carrozzone, insomma, di cui era ben conscio l'attuale sindaco, visto che a pagina 22 del suo programma scriveva: "Superare l’attuale modello organizzativo dello sport milanese, che in massima parte si divide tra società private che si gestiscono autonomamente (facendo ricorso soprattutto al volontariato) e i centri sportivi gestiti da Milanosport, con elevati costi che ricadono sulla comunità". Si sa, scrivere è una cosa, agire un'altra: infatti lo stesso Quintavalle fa notare che il personale di Milanosport è cresciuto ulteriormente: tre persone più il consigliere d'amministrazione Gianni Bugno. Proprio lui: il noto ex ciclista, che nel 2010 si candidò per il Partito democratico alla regione Lombardia.

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