rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Calcio

Serie A. Il Milan e l'allarme infortuni: quali le possibili cause?

Messias e Maignan sono solo gli ultimi nomi aggiunti alla lista degli infortunati a Milanello

Dalle pagine dei vari giornali si evidenzia una certa rabbia da parte dei tifosi del Milan che, dopo aver appreso del nuovo stop di Junior Messias, hanno mostrato sul web un po’ di irritazione canalizzata sui preparatori atletici che fanno parte del team di Pioli.

A guardarsi bene intorno pare che gli infortuni non risparmino nessuna squadra di vertice e qualche riflessione, focalizzata sul grande numero di impegni ravvicinati, dovrebbe essere fatta.

Inutile sottolineare come il modello calcistico a cui si tende oggi - il campionato inglese appare come punto di riferimento unico - porti ad un affaticamento che non tiene conto dell’indubbio vantaggio che generalmente aiuta nelle attività fisiche, quello derivante dall’elemento anagrafico, e per chi partecipa a tutte le competizioni, nazionale compresa, la sofferenza appare la logica conseguenza.

Certo, gli ennesimi infortuni di stagione (Messias e Maldini con la under 20) non ci volevano, soprattutto per il brasiliano - fermato da una lesione del muscolo retto femorale della coscia sinistra - che aveva debuttato con l’Atalanta, lasciando una sensazione positiva, nonostante il rigore causato. Si sa che Pioli ha scommesso sul giocatore ma la continuità resta al momento un miraggio.

Lista degli infortuni preoccupante quindi, anche se alcune defezioni sono il frutto di attività lontane da Milanello: il già citato Maldini, Calabria e Krunic con le rispettive nazionali; si è aggiunto adesso anche Maignan, ma il problema è osseo e non  muscolare, appare quindi inopportuno mettere in croce chi si occupa della preparazione fisica.

Cosa manca allora? Sicuramente un po’ di fortuna, perché se è certo il fatto che gli acciacchi fanno parte del percorso di chi gioca con molta intensità è altrettanto vero che i rossoneri hanno dimostrato di poter andare ad una velocità di gioco elevata, condizione non certo casuale, ma piuttosto figlia del lavoro di un team capace ed esperto.

Ma forse non esiste una soluzione che possa garantire continuità di presenza quando gli impegni arrivano ogni tre giorni perché, nonostante le rose a disposizione siano ampie, la logica porta ad impiegare maggiormente i giocatori più incisivi: il raggiungimento di obiettivi ambiziosi non potrà mai prescindere da un pizzico di buona sorte.

Nel frattempo per sopperire alla mancanza numerica nel reparto portieri, è stato ingaggiato Antonio Mirante, ex Roma.

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Serie A. Il Milan e l'allarme infortuni: quali le possibili cause?

MilanoToday è in caricamento