Rissa dopo Cagliari-Milan per gli insulti razzisti a Maignan

Parapiglia finale tra Cagliari e Milan alla Sardegna Arena, sabato 19 marzo, dopo il fischio finale decretato dall'arbitro Di Bello. Coinvolti giocatori e dirigenti di entrambe le squadre. Ma che cos'è successo? Quello che si è visto nell'immediato è che il portiere rossonero Mike Maignan si è girato verso gli spettatori alle spalle della sua porta e ha portato le mani alle orecchie, come a dire "non vi sento abbastanza". 

Insulti razzisti al portiere del Milan

L'estremo difensore francese era arrabbiatissimo ed è arrivato il compagno di squadra Tomori a calmarlo. Il gesto ha ulteriormente scatenato la rabbia dei tifosi isolani, ma anche dei calciatori avversari di Maignan. Da qui il parapiglia. Successivamente, nella notte, Maignan ha postato su Twitter due fotografie: una ritrae il suo gesto con la mano all'orecchio, l'altra una scimmia che alza il dito medio. E la sigla N.W.A., Niggaz Wit Attitudes, gruppo hip hop statunitense. Inequivocabile l'interpretazione: Maignan ha ricevuto, durante la partita, insulti di stampo razzista da parte della tifoseria casalinga (avversaria) e ha reagito. Meno comprensibile che da questa reazione (che in teoria tutti dovrebbero condividere) sia invece nato il parapiglia finale. Non è la prima volta che Maignan riceve insulti di stampo razzista da tifosi avversari.

Nella conferenza stampa post-partita, il tecnico rossonero Stefano Pioli ha riferito la ricostruzione di Maignan: "Lui e Tomori mi hanno rivelato di avere ricevuto insulti razzisti dalla curva del Cagliari. A Mike era già successo, ma non aveva mai risposto. E' triste che accadano ancora cose del genere". Successivamente il Milan ha pubblicato su Twitter un comunicato ufficiale: "Oggi era la giornata contro il razzismo, ma abbiamo ancora molta strada da fare e dobbiamo farlo tutti insieme: #WeRespAct".

Il tweet di Maignan