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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Calciomercato, storie di ordinaria follia all'Ata Hotel: il racconto

Dall'arrivo del 'finto' Lavezzi all'intrigo Muntari-Palombo, senza poi dimenticare le corse contro il tempo per depositare i contratti di Santana e Candreva. Storie di calciomercato nelle ultime 24 ore all'Ata Hotel Executive

Il campionato è ricominciato, il calciomercato è finito. Almeno in parte, già perché il calciomercato non finisce mai. Un piccolo letargo fisiologico dopo le manovre invernali e poi via, si riparte, in vista della sessione estiva. L'ultimo giorno di trattative è stato, come al solito, convulso e pieno di sorprese. All'Ata Hotel Executive di Milano, il countdown finale è iniziato con una (quasi) rissa tra il direttore di 'Tuttomercatoweb' Michele Criscitiello e il procuratore dei fratelli Cannavaro Enrico Fedele che sono venuti alle mani, o meglio: l'agente dei giocatori a causa di un editoriale un po' scomodo ha schiaffeggiato in pubblico il giornalista che si è visto costretto a chiamare i carabinieri. Un bel modo per iniziare le ultime 24 ore di mercato.

Sono partito alla volta di Milano Centrale con un treno da Roma Termini in partenza alle 5 e 45. Già durante il viaggio ecco le prime conferme: Padoin è un giocatore della Juventus, Marquinho passa alla Roma, Coutinho è dell'Espanyol, Toni all'Al NasrPazienza va all'Udinese, Pizarro al Manchester City, Mariga passa al Parma, Belluschi al Genoa, Olivera alla FiorentinaCisse al Qpr e Guarin è dell'Inter. Alle 9 arrivo all'Ata Executive per le ultime, intense, 10 ore di mercato. Incontro subito Vlado Borozan procuratore di Krasic: "Milos rimane alla Juve, l'unica pista possibile è lo Zenit". A proposito di Juventus, Giuseppe Marotta e Mino Raiola hanno fatto toccata e fuga per l'arrivo in bianconero di Ouasim Bouy (classe '93 dall'Ajax). Dai lancieri sembrava arrivare alla Fiorentina El Hamadoui ma il trasferimento salta per questioni bancarie. Di trasferimenti che non vanno a buon fine ce ne sono tanti, forse troppi. Il direttore sportivo della Lazio Igli Tare arriva all'Ata Hotel alle 16 e 47: davvero troppo tardi. La trattativa per Keisuke Honda non si fa più (il Cska vuole subito i soldi), mentre per Nilmar "non ci sono i tempi tecnici" ed ecco che in biancoceleste arriva il 'romanista' Antonio Candreva (insultato su internet dai suoi nuovi tifosi laziali) sul filo di lana, con il contratto depositato alle 18:59:59. Su Candreva c'è da aprire una piccola parentesi: la mezz'ala, nella mattina del 31 sembrava ad un passo dall'Inter ma lo scambio non è andato a buon fine perché Luc Castaignos ha rifiutato di andare al Cesena, poi la Lazio si è buttata sul giocatore per farsi superare dal Genoa; sembrava fatta con il Grifone ma Tare ha messo sul piatto della bilancia Simone Del Nero e il Cesena ha accettato. I romagnoli, però, il colpo lo avevano fatto in mattinata quando dalla Juventus è arrivato in prestito secco Vincenzo Iaquinta pronto a dare una mano alla squadra di Daniele Arrigoni.

Sempre nelle zone basse il Lecce (ri)porta in Salento Gennaro Del Vecchio e Valeri Bojinov mentre il Catania rivoluziona le squadra: dal Torino arriva Giulio Ebagua, dalla Juventus Marco Motta, dal Genoa il cileno Seymour e dalla Lazio Juan Pablo Carrizo mentre Pablo Alvarez saluta. Il ds Sartori, con uno scatto da centometrista, consegna un altro contratto sul fotofinish: Dainelli passa dal Genoa al Chievo. Degli ultimi minuti è anche il passaggio di Mario Alberto Santana dal Napoli al Cesena. Giro di centrocampisti a Milano dove Thiago Motta (per 10 milioni di euro) va al Psg mentre Angelo Palombo (sembrava ad un passo dal Milan che lo voleva prendere per scambiarlo con Montolivo) passa all'Inter in mattinata, scegliendo la maglia numero 17, di contro il Milan risponde 'scippando' ai cugini Sulley Muntari e qui c'è un aneddoto: l'Inter aveva stampato il contratto di cessione in prestito di Muntari al Milan dimenticando di scrivere il nome del destinatario (ossia il club rossonero) che poi è stato aggiunto a penna. Errore casuale o voluto?

Voluta è la scenetta che anima la hall dell'albergo quando un 'finto' Ezequiel Lavezzi si è presentato all'Ata palleggiando con un cartello: 'Offertissima, sconto al 50%'. Tutti sorridenti e più rilassanti alla vista dell'attore, anche il procuratore Andrea D'Amico che si è fatto scattare una foto insieme all'improbabile giocatore. Arriva Walter Sabatini che deposita il contratto del giovane Ferrante dal Piacenza e parla (per giugno) con Claudio Anellucci, agente di Cirigliano, talento del '92 del River Plate. Colpi in pospettiva li fa anche il Napoli che con il ds Bigon firma il 17enne Nowothny mentre un secco 'no' arriva da Pietro Leonardi del Parma che rifiuta la proposta della Fiorentina: 2,5 milioni per la metà di Galloppa. Un altro 'no' alla Viola arriva per lo scambio con il Genoa tra Mesto e De Silvestri, così come non va a buon fine il passaggio di Morimoto dal Novara al Chievo per le visite mediche. Il rifiuto, forse più clamoroso ma più romantico, arriva da Filippo Inzaghi che non se l'è sentita di lasciare il Milan per andare al Siena (che prende Bogdani, non proprio la stessa cosa): SuperPippo è così, l'ultimo dei grandi eroi. A Milano inizia a nevicare, anche copiosamente, il calciomercato finisce ed è ora di tornare a casa in treno. Entro su 'Twitter' e leggo un post di Mounir El Hamdaoui: "Denuncio l'Ajax, mi hanno preso in giro, presto sarò della Fiorentina". Il calciomercato non finisce mai. 

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