Inter, telenovela Sneijder, rimane o no? "Scelga la società"

Da Pechino a Milano, stessa l'afa e medesimi i problemi: l'Inter torna a casa e subito si disperde per il mondo a causa degli impegni dei giocatori con le Nazionali. La trasferta in Cina - orientata sulla promozione del calcio italiano e sugli interessi economici - per l'Inter si è chiusa con una sconfitta in Supercoppa, ma soprattutto con una velenosa girandola di voci. La vicenda Sneijder rischia di diventare una commedia, anzi una farsa: sia ieri che oggi il giocatore dice chiaramente che la sua sorte è nelle mani della società. Lui potrebbe essere l'uomo da piazzare a suon di milioni per rimpinguare il magro forziere dell'Inter. Un tesoretto che tornerebbe utile se ci fosse una reale contropartita: gli interrogativi riguardano infatti proprio il modo nel quale verrebbe reinvestito. Sneijder, impegnato con la Nazionale, offre la propria disponibilità a rimanere nerazzurro.

Il suo destino è solo e soltanto nelle mani dell'Inter. Marco Branca è l'uomo del mercato nerazzurro: il direttore tecnico non è ancora riuscito a vendere nessuno dei 'papabili' (Mariga, Muntari, Santon, Rivas, Pandev e così via) e, mentre gli altri club hanno già delineato le strategie future, l'Inter resta alla finestra. Castaignos e Alvarez (con l'ottimo Obi), sono ragazzi promettenti. Però non possono essere loro a fare la differenza se l'Inter vuole rimanere competitiva in Italia ed in Europa. La squadra cerca un'identità, ma è difficile trovarla in queste condizioni: allenatore nuovo, inedito modulo, stravolgimenti tattici.

E il mercato che attende. Per l'Inter ormai è un tormento: si parla solo di possibili cessioni, gli acquisti sembrano un tabù. Se prima - nell'orizzonte di Massimo Moratti, c'era addirittura Sanchez - adesso è subentrata una sorta di depressione. Si fa fatica a convincere i giocatori sotto contratto a fare le valigie. Aspettando i frutti della 'moral suasion', si punta a Kucka in comproprietà con il Genoa: 8 milioni di euro per la metà del giocatore che arriverebbe comunque a gennaio. Il 'caso' Sneijder tiene i tifosi con il fiato sospeso: il giocatore - uno dei più amati dagli interisti - potrebbe lasciare Milano, destinazione Manchester. L'offerta però deve essere congrua per giustificare un tale sacrificio. Torna in ballo anche Etòo, trascinatore e mattatore dell'Inter degli ultimi tempi. I russi dell'Anzhi sarebbero tornati alla carica, tentano giocatore e società, sventolando il libretto degli assegni. Un addio di Etòo scuoterebbe moltissimo l'ambiente e non basterebbe indorare la pillola con l'arrivo di Tevez il quale - pur recalcitrante - nel frattempo é tornato in Inghilterra.

L'Apache vuole Milano, dove troverebbe un ambiente riscaldato dal calore dei compagni argentini. Il popolo nerazzurro non la pensa così: i gol segnati dal camerunense con l'Inter non sono facili da archiviare. Il grande colpo - in poche parole - non si può fare a discapito della qualità. Inutile fare paragoni con Balotelli il quale aveva spezzato il sentimento che lo legava all'Inter gettando per terra la maglia nerazzurra al termine della partita di Champions contro il Barcellona. Sneijder ed Etòo rappresentano la continuità con una stagione di vittorie, quella del Triplete: la loro partenza sarebbe una ferita profonda e forse insanabile.

E - qualora il gruppo non venisse adeguatamente rafforzato e le cose non dovessero mettersi bene (in campionato e in Champions) - le responsabilità ricadrebbero anche su Gasperini, oltre che su Branca. Per ora molte parole, niente fatti, pochissime le certezze: non si sa neanche se Sneijder tornerà a vestire la maglia dell'Inter. L'allenatore ha messo a punto il calendario per la ripresa degli allenamenti: domani rientrano Cambiasso e Milito, giovedì tutti (o quasi?) ad Appiano per riprendere la preparazione in vista della prima di campionato, il 28 contro il Lecce a San Siro. (ANSA)