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Milan, Cassano shock: "Ho avuto paura di morire. Vinciamo lo Scudetto"

"La cosa fondamentale per me era tornare a vivere, ma una grande spinta per rientrare sui campi me l'ha data anche Prandelli. Sono pronto a tornare, magari già sabato con la Fiorentina", dichiara l'ex attaccante della Sampdoria

"Ho avuto paura di morire, ho pensato di smettere con il calcio. Ma ora sono pronto a tornare, magari già sabato con la Fiorentina". È un passaggio dell'intervista concessa dal milanista Antonio Cassano a Studio Sport e pubblicata sul sito di Mediaset. "Devo dire la verità: un pò di paura l'ho avuta, specialmente per i miei cari, qualche giorno prima dell'operazione. Per circa 36 ore non ci ho capito più nulla, facevo fatica a parlare, non ricordavo cosa mi succedeva, ma l'importante, ora, è che sia tutto passato: dal Real Madrid al Barcellona, da Mourinho a Del Neri e anche Iniesta, tutto il mondo mi ha chiamato", dice Cassano.

"Ho capito quanta gente tenga a me, prima come uomo che come calciatore. Mi aspetto applausi da chi mi tifa, chi mi fischia vuol dire che mi teme, non è cambiato nulla. Possono fischiare, ma mi ha fatto piacere che tutti i tifosi hanno capito il problema che ho avuto e per questo li ringrazio", aggiunge. Cassano continua ringraziando la sua società, il Milan: "Se tutto questo mi fosse successo in un'altra società non so se mi avrebbero curato come mi hanno curato gli specialisti del Milan: voglio ringraziare il presidente Berlusconi, Barbara e il dottor Galliani che nel periodo per me più buio mi è stato molto vicino. E soprattutto voglio ringraziare chi mi ha salvato la vita, il dottor Tavana: se non ci fosse stato lui a prendermi per i capelli non so se a quest'ora ero ancora in questo mondo".

L'attaccante barese ha anche un pensiero per Cesare Prandelli, ct dell'Italia: "La cosa fondamentale per me era tornare a vivere, ma una grande spinta per rientrare sui campi me l'ha data anche Prandelli. È stato fondamentale per il mio recupero: l'ha sempre detto a tutti e specialmente a me che mi avrebbe aspettato fino all'ultimo momento", dice pensando a Euro 2012.

"Se sono curioso di rivedere come sono i miei piedi? Quelli sono sempre buoni, è la forma fisica che bisogna valutare, se sono ingrassato", aggiunge riferendosi alla propria forma fisica. «Se torno e sto bene, allora ok. Se mi accorgo che non sto più bene ringrazio tutti e me ne vado a casa: voglio che la gente si ricordi del Cassano buono, non voglio fare compassione". Capitolo campionato: chi conquisterà lo scudetto tra Milan e Juventus? "Lo vince il Milan, mica stiamo qui a pettinare le bambole: loro dicono che devono farci sputare sangue, ma se le vincono tutte e noi le vinciamo tutte complimenti a loro, ma vinciamo noi". 

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