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Insulti e pugni alla porta dell'arbitro alla fine di Milan-Chievo: Conti espulso, Maldini inibito

Sanzioni per il terzino e il dirigenti rossoneri dopo la partita della Primavera. L'accaduto

Finale di gara decisamente bollente quello di Milan-Chievo, campionato Primavera, costato caro a Paolo Maldini e Andrea Conti. 

L'ex capitano - da poco direttore dell'area sport - e il terzino rossonero - ultimamente tornato dopo l'infortunio che lo ha tenuto a lungo lontano dal campo - hanno infatti avuto un duro scontro con l'arbitro Colombo di Como negli spogliatoi del Franco Ossola di Varese dove si è tenuta la gara, vinta dai clivensi per 2-0. 

Maldini è stato inibito fino al 15 novembre - praticamente non può rappresentare il Milan in nessuna sede - per essere entrato nello spogliatoio dell'arbitro, "sebbene non autorizzato dal medesimo" e - così recita il comunicato del giudice sportivo - "avergli rivolto un'espressione offensiva". 

Mano ancora più pesante con Andrea Conti, squalificato per tre giornate perché "raggiunto l’arbitro presso il suo spogliatoio al termine della gara, impediva al medesimo di chiuderne la porta che colpiva con due pugni; e per avere, nella medesima circostanza, rivolto all’arbitro una espressione ingiuriosa ed elevato grida che cessavano solo dopo i numerosi inviti del medesimo direttore di gara".

Il Milan, stando a quanto appreso, avrebbe già deciso di presentare ricorso.  Sembra, infatti, che a causare la reazione dei due siano stati alcuni insulti - che vengono definiti "gravi e pesanti" - che l'arbitro avrebbe rivolto ai giovani rossoneri, tra cui c'è anche il figlio di Maldini.

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