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Non corre e non segna: il Milan di Inzaghi è in crisi

Da Menez a Torres: tanti sono i dubbi. La difesa è debole e manca spinta sulle fasce

In crisi di risultati e di gioco, il Milan e Filippo Inzaghi si trovano di fronte a un incrocio critico. Dopo due pareggi e una sconfitta, due gol segnati e quattro subiti, sarebbe pericoloso un altro risultato negativo sabato a Genova contro la Sampdoria.

C'è poco tempo, ma l'allenatore deve in fretta porre rimedio ai problemi. Inzaghi sa bene che nel calcio i giudizi cambiano rapidamente, ma ha pochi alibi visto che i tre impegni della settimana non erano proibitivi. In campo non si vede più il Milan che aveva entusiasmato anche il presidente Silvio Berlusconi per il gioco offensivo spregiudicato e la capacità di reagire alle difficoltà.

Adesso i rossoneri non corrono più quanto un mese fa e lo fanno male. Cagliari e Palermo hanno mostrato una condizione atletica superiore e soprattutto più idee di gioco. L'attacco era l'arma principale del Milan di Inzaghi ed è il reparto più involuto. A dispetto dell'esortazione di Berlusconi, con il Palermo sono arrivati solo tre tiri in porta, frutto di iniziative personali più che altro. La convivenza fra Torres e Menez è ancora tutta da creare, anche Honda ha inevitabilmente dei passaggi a vuoto, mentre El Shaarawy è ancora lontano dalla condizione migliore e Pazzini fatica a sfruttare le manciate di minuti in cui lo chiama in causa Inzaghi. In attesa di Montolivo, il centrocampo del Milan dipende dalla verve di De Jong, e non può bastare.

Insufficiente è anche la spinta dei terzini De Sciglio e Abate, che contro il Palermo hanno messo insieme un paio di cross appena. Le difficoltà della difesa, infine, non sono certo una novità: sono una costante delle passate stagioni, sono state confermate dalle ultime partite ma coperte dalla produzione offensiva. Ora che l'attacco si è fermato i problemi del Milan sono più evidenti. E forse non è un caso che ai primi passi falsi siano seguiti episodi come lo sfogo della moglie di Pazzini, o altri malumori interni allo spogliatoio.

Serve vincere sabato in casa della Sampdoria, uno scontro diretto che precede la sosta e il derby delle deluse contro l'Inter. E a questo punto diventa un banco di prova anche l'appuntamento di mercoledì contro gli argentini del San Lorenzo, avversari inediti nella sfida per il Trofeo Berlusconi.

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