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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Daspo con triplice firma a un tifoso dell'Inter, è la prima volta in Italia

Il provvedimento nei confronti di un tifoso nerazzurro

Per la prima volta in Italia è stato disposto un triplice obbligo di firma per Daspo sportivo. E' successo a Milano, in seguito all'attività istruttoria della divisione anticrimine. Ad essere colpito dal provvedimento è un tifoso dell'Inter di 45 anni sottoposto a Daspo in seguito all'incontro Inter-Roma del 26 febbraio 2017, quando aveva preso parte ad un lancio di oggetti nei confronti delle forze dell'ordine, che si erano interposte tra ultras interisti e romanisti.

L'uomo ha violato quel Daspo per ben quattro volte: il 19 novembre 2017 (durante Inter-Atalanta), il 26 ottobre 2019 (durante Inter-Parma) e il 15 dicembre 2019 (durante Sondrio-Seregno, per il campionato di Serie D). In tutt'e tre le occasioni, il 45enne è stato identificato nei pressi dello stadio in cui si stava svolgendo la partita, nonostante il divieto a suo carico.

La quarta volta risale al 9 febbraio 2020, in occasione del derby tra Inter e Milan: intorno alle sei e mezza del pomeriggio, ovvero un paio d'ore prima dell'inizio del match, il 45enne è stato notato in piazzale Moratti, all'esterno del "Baretto", il locale di riferimento degli ultras nerazzurri situato presso la curva Nord del Meazza, mentre un gruppo di circa 200 tifosi interisti lanciava oggetti e bottiglie verso le forze dell'ordine.

Triplice firma quando l'Inter gioca in casa

Il questore di Milano, Sergio Bracco, ha quindi emesso un ulteriore provvedimento nei suoi confronti. Il Daspo originario viene prolungato fino al 2023 e l'uomo dovrà ora presentarsi presso gli uffici di polizia per tre volte nello stesso giorno, ogni volta che l'Inter giocherà in casa: due ore prima dell'inizio del match, un'ora prima e alla mezz'ora del primo tempo.

«Con questo provvedimento, convalidato dal Tribunale, si è ulteriormente limitata la libertà di azione di un soggetto che si è dimostrato ripetutamente inottemperante alle prescrizioni dell’autorità di polizia di Stato riuscendo, nonostante il duplice obbligo di firma prima e dopo l’inizio dell’incontro, ad essere presente nei pressi dello stadio, come è stato accertato in occasione del derby», si legge in una nota della questura di via Fatebenefratelli.

Il Daspo vieta di assistere alle manifestazioni sportive, ma anche di presenziare in tutta la zona dello stadio a partire da tre ore prima, fino a tre ore dopo la fine della partita, e lo stesso divieto è esteso a tutti i luoghi dove possono transitare o sostare i tifosi, sia locali che ospiti.

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