rotate-mobile
Sport

Tv e sport, l'impero d'oro di Erick Thohir e suo fratello Garibaldi

Il magnate indonesiano che dopo mesi di trattativa ha raggiunto l'accordo per acquisire il 65 per cento dell'Inter

Con un fratello maggiore di nome Garibaldi, l'Italia e il senso dell'avventura erano probabilmente nel suo destino. Ma le tappe della carriera di Erick Thohir, il magnate indonesiano che dopo mesi di trattativa ha raggiunto l'accordo per acquisire il 65 per cento dell'Inter, delineano un uomo d'affari pragmatico, perfezionista, determinato a intraprendere nuove missioni solo dopo uno studio metodico delle loro potenzialità.

Un approccio che, partendo dalla posizione privilegiata di rampollo di un miliardario, gli ha permesso di costruire un impero mediatico in patria, progressivamente allargato a vari settori. 

Di famiglia cinese-indonesiana, com'è tipico dell'èlite di Jakarta che controlla l'economia del Paese, Thohir (43 anni) è relativamente sconosciuto al grande pubblico indonesiano; per essere un esperto di comunicazione, mantiene un profilo basso, prediligendo il lavoro dietro le quinte alla ribalta. Dopo la laurea negli Stati Uniti, ha iniziato già negli anni Novanta a costruire pezzo per pezzo il successo imprenditoriale del suo gruppo Mahaka Media: tv, giornali, radio, settimanali sportivi. 

>> LE TAPPE DELLA TRATTATIVA <<

>> I DETTAGLI DELL'AFFARE <<

Progressivamente assume quote anche nelle società familiari come l'Astra International, un conglomerato fondato dal padre Teddy, con un giro d'affari di 20 miliardi di dollari. Dalle automobili all'industria mineraria, il giovane Thohir prosegue la sua ascesa rimanendo comunque in una posizione subordinata rispetto al fratello Garibaldi, tra i 20 businessmen più ricchi dell'Indonesia. Le amicizie influenti contano, certamente; il figlio di Aburizal Barkie, uno dei più ricchi politici e uomini d'affari indonesiani, è suo partner nella lunga lista di mass media da lui gestiti. 

Ma il suo successo non segue particolari linee politiche. Considerato uno dei giovani manager più rampanti d'Indonesia, Thohir si muove a livello trasversale anche nel delicato equilibrio etnico-religioso nazionale, controllando sia il giornale Republika (espressione dell'intelligentia moderata musulmana) sia uno in lingua cinese. Viene descritto come un padre amorevole dei suoi quattro figli. Ma oltre alla famiglia e ai media, l'altra sua passione è il basket: è stato presidente dell'associazione indonesiana e ora lo è di quella del Sud-est asiatico, oltre a gestire due delle maggiori squadre nazionali. 

L'amore per la pallacanestro l'ha portato nel 2011 ad acquistare una quota di minoranza dei Philadelphia 76ers, primo asiatico a entrare in una franchigia del basket americano. Il calcio l'ha scoperto più tardi, ma si è mosso in fretta: l'anno scorso ha acquistato il D.C. United, squadra di Washington nel soccer statunitense. L'Inter, per lui, costituisce un sogno che coccolava da tempo: lo sbarco in Europa, nel calcio che conta.
 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tv e sport, l'impero d'oro di Erick Thohir e suo fratello Garibaldi

MilanoToday è in caricamento