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Il caso Lukaku

Calcio e razzismo, Roc Nation compra pagina su Gazzetta dopo espulsione Lukaku: "Ora basta"

La società di management che cura gli interessi dell'attaccante dell'Inter prende posizione compra una pagina sulla Gazzetta dello Sport ed esprime una durissima posizione contro il razzismo: "Non è cambiato nulla"

"Quando è troppo, è troppo". È perentorio l'appello contro il razzismo negli stadi di calcio italiani lanciato da Roc Nation Sports International, l'agenzia di management che, tra gli altri, gestisce il calciatore interista Romelu Lukaku. Un appello diffuso acquistando una pagina della Gazzetta dello Sport. Vi si legge: "Enough is enough. Cara Italia: Do better. Want better. Be better". 

Riavvolgiamo il nastro. Martedì 4 aprile, a Torino, si è disputata la gara di semifinale di andata di Coppa Italia tra Juventus e Inter. È finita 1-1. I nerazzurri hanno agguantato il pareggio al 95', in pieno recupero, con un calcio di rigore realizzato da Lukaku, che poi, durante l'esultanza, si è diretto verso la curva dei tifosi bianconeri e ha messo il suo dito indice davanti alla bocca, come per 'zittire' la tifoseria avversaria. L'arbitro Massa lo ha ammonito e subito espulso per doppia ammonizione, e si è scatenato il putiferio in campo. Il regolamento prevede che vada ammonito il calciatore che "agisce in modo provocatorio o derisorio" dopo un gol. E normalmente viene considerata così un'esultanza verso i tifosi avversari. Questo è il motivo 'tecnico' per cui l'arbitro ha ammonito Lukaku. Espellendolo perché il calciatore nerazzurro aveva già avuto un'ammonizione durante la partita.

Il punto delle discussioni di questi giorni è però un altro. Lukaku ce l'aveva con i tifosi juventini dopo numerose espressioni razziste nei suoi confronti dagli spalti. Un problema non nuovo ma che non si riesce a risolvere. Ma, alla fine, ci ha rimesso lui, con l'ammonizione-espulsione. Michael Yormak, presidente della società di management Roc Nation, si è espresso personalmente, affermando che "gli insulti razzisti rivolti a Romelu Lukaku dai tifosi della Juventus sono stati spregevoli e non possono essere accettati" e ha aggiunto che "la risposta dell'arbitro è stata il cartellino giallo. Romelu merita le scuse da parte della Juventus e mi aspetto che la Lega (calcio, n.d.r.) condanni immediatamente il comportamento di questo gruppo di tifosi della Juventus".

"Mai cambiato nulla"

E ora la società di management ha acquistato la pagina sulla Gazzetta per ribadire la sua posizione, ricordando che nel calcio "i giocatori neri sono stati spesso vittime di manifestazioni di odio durante le partite", attraverso i tristemente classici 'buu', ululati, bucce di banana e così via. "Non è mai cambiato nulla in questi anni", scrive Roc Nation sulla pagina: "Non è stata intrapresa alcuna azione capace di sconfiggere questa piaga. Così, alla fine, le uniche persone ritenute responsabili sono i giocatori nel momento in cui reagiscono a questi comportamenti disgustosi subiti durante una partita". Di qui l'invito a "essere migliori di così", per il bene dell'umanità e dello sport.

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