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Nessuna rimonta contro Trento: termina l'Eurocup dell'Olimpia

Le red shoes hanno giocato gara2 peggio del primo incontro. Dopo quaranta minuti sul parquet il risultato è 92-79 per la formazione Trentina

Un quarto di finale stregato in cui l’Olimpia gioca gara 2 peggio che gara 1 e pur senza Jamarr Sanders, Trento supera meritatamente il turno. Non c’è l’attesa rimonta, l’Olimpia non ci va neppure vicina perché Trento impone il suo ritmo, la sua fisicità mentre l’EA7 è morbida in difesa, concede 48 punti imperdonabili nel primo tempo, entra sempre in bonus troppo presto e in attacco le percentuali di tiro da fuori la bocciano in modo impietoso. Mancava Andrea Cinciarini, bloccato da un trauma al piede destro, molti sono in condizioni imperfette ma di fatto questa serie con la Dolomiti e soprattutto l’Eurocup finiscono in modo deludente. Il risultato è 92-79 Trento.

IL PRIMO TEMPO - L’avvio dell’Olimpia è complicato perché i falli di squadra vengono bruciati in fretta e questo abbassa il livello di intensità della difesa soprattutto quando a Gentile viene fischiata la seconda penalità. Trento trova un grande avvio di Sutton, poi anche lui commette il secondo fallo. Milano mette la testa avanti sul 10-9 di Macvan, ma Trento è più sciolta, pesca un’entrata di Flaccadori, schizza a più sette due volte. Un gioco da tre di Simon e un jump dall’angolo di McLean riavvicinano l’EA7 a meno due. Ma sull’ultimo possesso, Poeta mette una tripla in step-back e porta Trento sul 24-19 alla fine del primo periodo. Flaccadori con un jumper da due punti e poi Wright dall’angolo puniscono una difesa passiva anche se in avvio di secondo quarto è l’attacco che non gira, tra conclusioni improbabili e tiri da tre anche “invitati” da Trento che non entrano. Con 7’05″ da giocare, Coach Repesa chiama time-out sul meno 10. Al rientro Rakim Sanders prende tre iniziative che fruttano due triple e un errore ravvicinato ma sull’aiuto difensivo che libera Macvan per il facile tap-in. Il disavanzo scende a quattro punti sul 34-30 e il time-out deve chiamarlo Buscaglia. Julian Wright segna da tre subito ma poi per fermare una penetrazione di Gentile commette il terzo fallo. Trento abbassa il quintetto. Gentile segna un lunghissimo due e in penetrazione riportando l’Olimpia a meno tre. Sutton con due falli a carichi gioca un primo tempo strepitoso, si fa largo anche a rimbalzo giocando da secondo lungo. Allunga ancora a più sette sul 43-36. Simon con un libero, Kalnietis con due liberi e l’assist per Macvan in transizione producono un 5-0 che ricuce a meno due. Ma dopo il time-out di Buscaglia, Forray mette una tripla solitaria dall’angolo e Trento finisce in crescendo, 48-43 all’intervallo.

IL SECONDO TEMPO - L’Olimpia aggredisce il terzo quarto soprattutto a rimbalzo ma le percentuali non la assistono, da tre segna solo una volta Sanders e così Trento può chiudersi dentro l’area. La schiacciata di Lechthaler liberato da Sutton vale il nuovo più sette. Quando Simon segna da tre, Forray risponde con la stessa moneta. Sutton ruba palla e schiaccia il più nove Trento. E non è finita. L’Olimpia va in crisi di fiducia. Commette falli inutili in situazioni di bonus, regalando punti a Trento. Sulla sirena Pascolo trova la tripla da otto metri. Fortunosa o no vale il massimo vantaggio 69-54 alla fine del terzo. L’Olimpia prova ad allungare la difesa nel quarto, segna con McLean e Lafayette ma non trova consistenza in attacco. La scintilla attesa per tutta la gara non scocca mai né in attacco né in difesa. Quando arriva qualche canestro la partita è già scappata via e Trento, che a quel punto può permettersi di abbassare i ritmi, non ha problemi a portare a casa la vittoria (fonte: Olimpiamilano.com).

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