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Caos Fiorentina-Milan, Galliani lascia il Franchi. Ferito addetto alla sicurezza

Non è la prima volta che Adriano Galliani è preso di mira dal pubblico di Firenze, con cui non c'è mai stato feeling. Episodio simile ad oggi vi fu nel 2002

Gazzarra allo stadio Franchi di Firenze dopo l'espulsione del viola Tomovic per un contatto con il rossonero El Shaarawy: dopo questo episodio la tribuna centrale ha contestato, anche con lancio di monete, una ha ferito seriamente un bodyguard del Milan a un occhio, l'ad rossonero, Adriano Galliani, costringendolo a andare via per sicurezza. Galliani, visibilmente rosso in volto, ha pronunciato qualche mala parola contro il pubblico mentre scendeva i gradini per abbandonare la tribuna autorità. 

Ma prima, nella concitazione seguita alla decisione dell'arbitro Tagliavento, qualcuno lo aveva visto applaudire, suscitando le reazioni dei tifosi viola. Così qualche spettatore, mandando in crisi la rete degli steward dello stadio, nel caos ha tentato di saltare la balaustra che separa l'area delle autorità. E un anziano tifoso ha perfino cercato di avvicinare l'ad del Milan all'uscita della tribuna: lo ha bloccato, a meno di un metro, un poliziotto delle scorte. Il tutto sotto gli occhi sbalorditi di un gruppetto di bambini, ospiti in tribuna due file sotto la bagarre. 

Nel frattempo, all'indirizzo dello storico dirigente rossonero piovevano cartacce, rifiuti ma anche altri oggetti, anche monete, una delle quali ha ferito in modo serio un addetto alla sicurezza della società milanista. Galliani ha comunque raggiunto gli spogliatoi per vedere la partita da un monitor. Tuttavia, con la Fiorentina rimasta in dieci, la protesta continuava, prendendo a bersaglio gli altri dirigenti del Milan rimasti in tribuna. È così entrato in azione perfino il sindaco Matteo Renzi. 

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Il 'rottamatore' si è alzato dalla poltrona dove sedeva accanto a Diego Della Valle per andare a redarguire - a una certa distanza, ma con successo - uno spettatore che minacciava di entrare nell'area vip, mettendo in crisi steward e polizia. Poi Renzi, contrariato come gli altri tifosi per la squadra rimasta in dieci, è tornato al suo posto.

Nel dopo-partita la Fiorentina, tramite il portavoce Gianfranco Teotino, ha chiesto scusa "se qualcuno ha mancato di rispetto al Milan e a Galliani, dirigente che gode della nostra massima stima" e ha annunciato che saranno valutate foto e immagini: "Se qualcuno si è comportato scorrettamente non ci metterà più piede". 

Tuttavia per il responsabile della comunicazione dei viola "Galliani non ha contribuito a rasserenare gli animi, ha quasi bisticciato con un bambino. Però, ripeto, chiediamo scusa e faremo in modo che certe cose non accadano più". Anche la questura sta visionando immagini e filmati, nonchè raccogliendo le relazioni dei propri dirigenti e funzionari presenti allo stadio, molto vicino peraltro alla postazione del Milan. Intanto sono stati formalmente identificati un pò di tifosi viola. E per due, pare quelli che volevano scavalcare il muretto separatore, sarebbe già pronto il Daspo. 

Non è la prima volta che Adriano Galliani è preso di mira dal pubblico di Firenze, con cui non c'è mai stato feeling. Episodio simile ad oggi vi fu nel 2002: sempre gli spettatori della tribuna centrale offesero il dirigente rossonero, insieme ad Ariedo Braida, dopo che l'arbitro Paparesta non concesse una punizione ad Adriano, atterrato mentre si involava a rete nel primo tempo. E nel 2005 il Franchi accolse Galliani con striscioni non proprio di amicizia. 

Più 'in antico' c'è traccia di una storica lite con Vittorio Cecchi Gori nel 1995, sempre negli ultimi minuti del primo tempo, dopo un fallo di Maldini su Batistuta. Anche quella volta Galliani reagì, non solo a parole ma con un brutto gesto: intervenne un carabiniere per impedire che il vicepresidente viola Ugo Poggi lo avvicinasse troppo "per parlare", come fu detto all'epoca con evidente eufemismo.

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