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Strepitosa Inter: 5a 3 sul Palermo e a +4 dalla Juve

Otto gol, rimonte da cardiopalma, un rigore e qualche mezzo litigio. Il duello tra Zenga e Mourinho non ha deluso, lasciando agli annali un match che pochi dimenticheranno per il carico di trepidazioni. Scatenato Balotelli, sua la doppietta che sblocca il risultato

Otto gol, rimonte da cardiopalma, un rigore e qualche mezzo litigio: tutto questo condensato in novanta minuti che difficilmente si ripeteranno per le emozioni che hanno regalato a tutti i tifosi.

L’Inter batte 5 a 3 il Palermo e già il risultato potrebbe bastare. Ci aggiungiamo un primo tempo finito 4 a 0 e una ripresa che vede i rosanero rimontare tre gol in brevissimo tempo. Insomma, il duello tra Zenga e Mourinho non ha deluso, lasciando agli annali un match che pochi dimenticheranno per il carico di trepidazioni.

Che non sia una partita normale si capisce al settimo minuto: Balotelli si guadagna un rigore, dopo l’atterramento subìto da un debuttante e disastroso Melinte, ma di lasciarlo battere a Eto’o non ne vuole proprio sapere.

Ci vuole capitan Zanetti a trascinare il compagno e il camerunense porta in vantaggio i suoi. Supermario è letteralmente scatenato: firma il raddoppio di testa su corner e il terzo gol dopo un colpo di testa di Cambiasso. Non contento si fa perdonare da Eto’o offrendogli un assist perfetto, dopo una sgroppata devastante. 4 a 0 alla fine del primo tempo e Zenga a meditare.

L’allenatore del Palermo capisce di aver regalato un uomo agli avversari e sostituisce Melinte con un attaccante, Hernandez. Non c’è nulla da perdere ma pochi immaginerebbero cosa succede nella ripresa. Miccoli accorcia sorpassando con un bel tocco Julio Cesar, Hernandez segna il secondo gol rosanero. Il Palermo fa sul serio, Milito entra in campo e si mangia una rete già fatta e Miccoli segna il terzo gol su assist di Cassani.

Qui sembra che gli uomini di Zenga si fermino un po’, probabilmente appagati della mezza impresa. L’Inter, allora, si sveglia dall’incubo di una rimonta pazzesca grazie a un superlativo Maicon che ara la fascia destra come se niente fosse e regala a Milito la palla del definitivo ko. Finisce 5 a 3 con diverse indicazioni lasciate a Mourinho perché, se è vero che nel primo tempo la sua squadra è stata una macchina perfetta, non sono consentiti certi cali di tensione.

E questa partita lascia in eredità tante note positive ma anche qualcuna negativa, come la prestazione di Santon in chiaro sbandamento. Lo Special One se n’è accorto e ha evitato di calcare la mano sul bambino: “Sta passando un periodo difficile ma tutto passerà. Ero molto arrabbiato con la squadra perché non si può permettere di far riaprire una partita così però poi tutto è andato bene. Dobbiamo tenere sempre alta la concentrazione”.
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