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Inter, Eriksen ai saluti. Le parole di Marotta: "Non è funzionale alla squadra, è in partenza"

Avventura già finita per il danese, arrivato a gennaio scorso. La stroncatura dell'Ad

Amore già finito. Se mai è sbocciato. È ai titoli di coda l'avventura all'Inter di Cristian Eriksen, arrivato in nerazzurro a gennaio scorso dal Tottenham per 27 milioni di euro - era stato il grande colpo di mercato di tutta la serie A - e innegabilmente mai amato davvero dall'allenatore Antonio Conte, che ha sempre fatto fatica a trovargli un ruolo ben definito in campo. 

La bocciatura definitiva è arrivata prima di Verona-Inter - poi vinta 2-1 da Lukaku e soci - per bocca di Beppe Marotta, amministratore delegato del club. "È in partenza, ha avuto difficoltà di inserimento e non è funzionale all'Inter. È giusto dargli la possibilità di trovare più spazio altrove", ha spiegato il dirigente.

Parole secche, decise, che lasciano poco spazio all'interpretazione. E anche i numeri del trequartista danese all'Inter ne lasciano altrettanto. Da quando è arrivato, Eriksen ha giocato 25 partite - di cui pochissime da titolare - segnando un solo gol. Passo lento, ma grande visione di gioco abbinata alla fantasia, il 28enne non è mai sembrato il calciatore adatto per lo stile di gioco di Conte, che infatti a centrocampo ha continuato a preferirgli altri compagni.

Adesso la missione dello stesso Marotta e del resto della società sarà trovare qualche acquirente interessato per cercare, almeno, di non perdere soldi sull'investimento effettuato meno di un anno fa. 
 

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