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Caso Sneijder: "Non gioco con l'Inter? Io sono sempre stato bene"

Sul tavolo delle trattative negli uffici di Rinaldo Ghelfi, amministratore delegato dell'Inter il rinnovo del contratto con scadenza a giugno 2015

In ballo c'è il futuro di Wesley Sneijder. Il giocatore sta parlando negli uffici di Rinaldo Ghelfi, amministratore delegato dell'Inter; con lui c'è il procuratore Soren Lerby. Sul tavolo delle trattative con la dirigenze nerazzurra il rinnovo del contratto con scadenza a giugno 2015. All'incontro negli uffici di Rinaldo Ghelfi non è presente il presidente Massimo Moratti. In rappresentanza dell'Inter c'è il direttore tecnico Marco Branca.

"Non ho voglia di parlare, oggi pomeriggio uscirà qualcosa. Io sono sempre stato bene". Ha commentato così Wesley Sneijder all'uscita dagli uffici dell'Ad dell'Inter Rinaldo Ghelfi al termine del summit con la dirigenza nerazzurra. Il giocatore ha poi raggiunto la propria auto senza rilasciare ulteriori dichiarazioni.

"Credo che la situazione si risolverà a breve. Conoscendo la società Inter e qual'è la professionalità del giocatore, penso che non ci sarà bisogno di interventi o prese di posizione particolari". Damiano Tommasi (presidente Assocalciatori), ospite di 'Radio anch'io Sport', è intervenuto sul caso che vede di fronte il nazionale olandese ed il club nerazzurro (oggi in calendario un incontro). L'Inter ha proposto a Sneijder un allungamento del contratto alle stesse condizioni economiche.
 
Tommasi, piuttosto, ha sottolineato il timore per quello che questa tendenza potrebbe comportare nelle serie inferiori e sulla pelle di associati dal nome meno prestigioso: "La preoccupazione dei giocatori è 'se fanno così con Sneijder, con me come si comporteranno...'. Sneijder ha un contratto per altri tre anni, firmato non più tardi di due stagioni fa, oltretutto ad aumentare l'ingaggio precedente. Le parti sono le stesse che si accordarono sul contratto in essere - ha sottolineato Tommasi -. Credo che sulla vicenda si stia facendo rumore soprattutto per certe dichiarazioni un pò ambigue. Non è la prima volta che un giocatore resta fuori per scelta tecnica e insinuare che non sia così è un argomento su cui fare attenzione". 
 
La FifPro (L'Assocalciatori europea) ha stigmatizzato il comportamento dell'Inter. Chiedere ai giocatori di 'spalmarè i loro compensi è una tendenza in crescita? "Dà fastidio si usino termini come 'crisi' o 'fair play finanziario' per parlare dell'argomento. Snaijder il suo contratto l'ha firmato nel 2010, il fair play finanziario è stato approvato alla fine di quell'anno. Le società hanno in mano la situazione per poter decidere compensi e durata dei contratti. Probabilmente qualche volta vengono fatti degli errori di valutazione su possibili ricavi e spese". 
 
E si dimenticano "i grandi risultati, oltre 1.500 milioni di euro di fatturato. I calciatori hanno sempre sottoscritto i contratti sottoposti loro dalle società, nè più nè meno, come avviene in ogni trattativa privata". L'allenatore, Stramaccioni, ha spiegato l'esclusione con una scelta tecnica e parlare di mobbing appare eccessivo: "Sneijder si allena con la squadra, parla con il mister tutti i giorni e quindi non siamo in questo ambito. Legarne l'utilizzo o la convocazione ad altri motivi che non siano tecnici non è certo in linea con quello che dovrebbe accadere. Ho anche sentito dire che se firmasse il prolungamento i problemi tecnici si risolverebbero. E questo mi sembra un controsenso". Forse il problema sono i contratti troppo lunghi? "Ma è l'Inter che sta chiedendo di allungarlo ulteriormente. Le prime a non volere accordi annuali sono le società per non rischiare di perdere i giocatori".

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