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Inter, tra infortuni e polemiche è di nuovo crisi

I nerazzurri dopo Diego Milito e Rodrigo Palacio, perdono un'altra importante pedina in attacco ma nel frattempo Moratti e Paolo Bonolis attaccano il Milan

È bagarre il giorno dopo Inter-Atalanta. Una giornata carica di veleni, di accuse, di tensione: il rigore inesistente concesso da Gervasoni all'Atalanta che avrebbe propiziato la sconfitta casalinga dell'Inter (la terza consecutiva, cosa che non accadeva dal 1956), ha innescato una incontrollabile reazione a catena.

Moratti non fa alcuna retromarcia e attacca gli arbitri a testa bassa, ma è anche vero che la sua squadra è crollata quando poteva ancora vincere. Una fragilità che il presidente riconosce, vistosa e chiara soprattutto sul campo. L'analisi della partita non offre grandi alibi: la difesa titolare (Juan Jesus, Samuel e Ranocchia) è riuscita a incassare quattro gol pesantissimi e a perdere una partita già vinta. 

La prestazione dell'Inter, funestata dall'infortunio ad Antonio Cassano, non è stata brillante e Ranocchia ha gettato al vento la palla del pareggio. I nerazzurri hanno speso un anno galleggiando e vivacchiando tra prestazioni incolori e mediocri. Guarin si è spento, la qualità latita e la croce non va gettata solo sugli arbitri. Moratti obietta che è incredibile che in 21-22 partite all'Inter non sia stato mai concesso un rigore. 

Una statistica eloquente come eloquenti sono i 50 punti dell'Inter in classifica, otto di distanza dal terzo posto. La Champions si allontana, il nervosismo aumenta. "Non ho cambiato idea. Quando c'è la volontà di colpire, si colpisce - rincara il presidente - e quindi nel dubbio non si fischia il rigore su Rocchi, e questo accade da ventuno partite, mentre nel 'non dubbio' si assegna quello contro di noi, perchè ieri davvero non c'era nulla. Il traguardo della Champions - ammette alla fine - è difficile da raggiungere. Non dobbiamo essere così fragile". 

Le accuse agli arbitri non sono una novità: Gervasoni ha sbagliato ma la crisi dell'Inter andrebbe analizzata con meno emotività. Andrea Stramaccioni è un allenatore che ha personalità e intelligenza e, tuttavia, non è stato capace di dare equilibrio alla squadra. Branca e Ausilio da tempo hanno perso il sostegno dei tifosi. La gestione del caso Sneijder non è stata condivisa e le scelte di mercato duramente contestate. Anche il dottor Franci Combi non gode di grande popolarità dopo i tanti, forse troppi, incidenti muscolari. 

C'è molto da fare per costruire l'Inter del futuro: Livaja, che ieri ha cambiato la partita dell'Atalanta, poteva trovare spazio già da quest'anno. Per Zanetti, l'Inter paga la sua diversità: "Ci prendiamo le nostre responsabilità, ma sul 3 a 1 la partita era tranquilla - dice il capitano nerazzurro -. Noi giochiamo solo a calcio, quel che accade fuori non è nelle nostre mani. Nelle prossime sette partite bisognerà superare tutte le difficoltà". Eppure, le scelte sbagliate incidono forse di più degli errori arbitrali.

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