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Melania Gabbiadini: “Destro al Milan? Magari, è un istintivo e fa gol pazzeschi”

La sorella calciatrice del nuovo attaccante del Napoli, Manolo, parla della squadra per cui ha sempre tifato: "Il Milan quest'anno fa fatica, bene i rinforzi. Se arrivasse l'attaccante della Roma sarebbe fantastico"

Il pallone i Gabbiadini ce l’hanno davvero nel sangue. Melania, sorella del neo attaccante del Napoli Manolo, è un simbolo, una sorta di Messi del calcio femminile. Fortissima, con la maglia del Verona ha vinto tanto: 4 scudetti, 2 coppa Italia, 3 supercoppe italiane, tre premi consecutivi come calciatrice dell’anno (2012, 2013,2014) e anche due palloni d’oro.

È stata paragonata al Pocho Lavezzi anche se lei dichiara di ispirarsi di più a Pato o Shevcenko. Due rossoneri e non a caso perché il Milan è la sua squadra del cuore, un cuore che per un po’ ha accumunato, nell’esultanza, lei e il “papero”. Ma se per il suo Agsm Verona le cose stanno andando a gonfie vele, primo posto in serie A e quarti di finale di Coppa Italia, lo stesso non si può dire per i rossoneri che in campionato non riescono a ingranare: “Quest’anno il Milan fa fatica anche se ha fatto vedere anche tante cose positive. Credo che Inzaghi stia facendo bene, bisogna solo lasciarlo lavorare. Rinforzi? Sicuramente ci vogliono. Bene l’acquisto di Cerci, uno con le sue caratteristiche può dare una grossa mano. Destro? Magari arrivasse. È giovane, istintivo e ha fatto anche gol pazzeschi. Se vestisse il rossonero sarebbe fantastico anche se forse con i giallorossi vincerebbe lo scudetto quest’anno”.

Infine una battuta anche sui “cugini”: “L’Inter, invece, è proprio pazza: Mazzarri è bravo ma non era l’uomo giusto in quella piazza. Adesso Mancini ha portato entusiasmo e si è rinforzata non poco”. Infine, una battuta sul fratello e l’approdo al Napoli: “Sono contenta che abbia fatto questo salto, mio fratello è maturo e pronto per giocare in un club come quello azzurro. La città era tutta nuova per lui, ma della squadra conosceva bene il calore dei tifosi. In questi giorni l’ho sentito e mi ha raccontato dell’impatto molto positivo con i compagni, il nuovo allenatore e con l’ambiente davvero carico. Esordio? Sarà difficile che giochi titolare contro la Juve, deve ancora conoscere bene gli automatismi della squadra. Spero comunque che Benitez gli conceda qualche minuto anche perché contro i bianconeri è sempre riuscito a metterci lo zampino. È stato paragonato a Gigi Riva per il suo mancino ma confesso che da piccolo guardava sempre le giocate di Ibrahimovic”.

Guarda un po’, ex Milan anche lui. Un caso?

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