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Martedì, 16 Aprile 2024
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Maldini: “La società non mi ha difeso”

Maldini risponde ai tifosi con una intervista a Gazzetta e Corriere. Evidente la sua amarezza per la contestazione durante il giro d’onore a San Siro e per il silenzio della società. Nell’intervento anche la cronologia dei suoi momenti di contrasto con la Curva Sud

Durante una lunga intervista rilasciata a Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera il capitano rossonero è amareggiato e non si spiega perché i tifosi gli abbiano rovinato la festa. Domenica pomeriggio infatti, durante il giro di onore per il suo ritiro dal calcio, Maldini è stato pesantemente fischiato dalla curva sud, per alcuni screzi che gli ultrà sostengono di aver avuto con il capitano dopo la finale di Champions League di Istanbul.

Ma il capitano non ce l’ha con solo con i tifosi non è contento nemmeno del Milan: “Non mi è piaciuto che la società non abbia preso posizione, non c’è stato neanche nessun commento” e ha proseguito sottolineando, “Io sarò un idealista, ma credo che una società come il Milan si debba dissociare da certi episodi”.

Capitan Maldini ci ha tenuto a fare diverse precisazioni anche riguardo alla sua reazione ai fischi e ai cori della curva: “E' stata istintiva, e quindi forse sbagliata. Ma è stata dettata dal momento: io ero un uomo ferito”. Il capitano ha poi proseguito raccontando quali sono stati i suoi momenti di frizione con la Curva Sud.

Il primo episodio, quello citato poi proprio dalla tifoseria come ragione della contestazione, è il dopo partita di Instanbul: “All'aeroporto siamo stati contestati con cori tipo 'dovete chiederci scusa'. Io giocavo da una vita e dovevo chiedere scusa ad un ragazzo di 20 anni? E poi scusa di cosa? Di aver perso una perso una partita giocata in modo straordinario? Per inciso, quella sera il Liverpool ci surclassò a livello di tifo. All'aeroporto volarono parole grosse e rischiammo lo scontro”. Il secondo epidosio invece risale invece alla Supercoppa 2007, disputatasi a Monte Carlo. In quell’occasione i tofisi si rifiutarano di sostenere la squadra e “non permisero che qualcuno ci incitasse” precisa Capitan Maldini. 

Sembra proprio un addio amaro quello del capitano rossonero, che ha giocato per quasi 25 anni con la stessa maglia.
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