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Milan, inizia l'era cinese: l'amministratore delegato è Marco Fassone

Ex Juve, Napoli e Inter, il dirigente ha subito assicurato un futuro milanista per Donnarumma: "Sarà una nostra colonna"

E' Marco Fassone il nuovo amministratore delegato del Milan. Lo ha nominato l'assemblea dei soci della società rossonera, riunitasi il 14 aprile 2017 dopo il "closing" del giorno precedente con il quale Rossoneri Sport Investment Lux ha aqcuisito il 99,93% della società, precedentemente detenuto da Fininvest. 

Oltre al presidente Yonghong Li e a Fassone, gli altri consiglieri d'amministrazione sono Lu Bo, Roberto Cappelli, David Han Li, Marco Patuano, Xu Renshuo e Paolo Scaroni.

Fassone vanta una lunga carriera da dirigente sportivo. Nato nel 1964 a Pinerolo (Torino), lavora in Ferrero e in Galbani. Nel 2003 diventa direttore marketing della Juventus, per la quale cura l'internazionalizzazione del marchio oltre ad avere un ruolo di primo piano nella realizzazione del nuovo stadio. Nel 2010 diventa direttore generale del Napoli, ma dopo due anni passa all'Inter (sempre come direttore generale) fino all'addio (con polemiche) nel 2015. 

Primi obiettivi delineati da Fassone: entrare in Champions League («esserci o non esserci cambia la vita, con la qualificazione agli ottavi entrano 50 milioni all'anno») e sviluppare il mercato in Cina. Poi, forse, la quotazione in Borsa. Nel medio periodo il sogno dello stadio, ma non si sa ancora se rinnovando San Siro o con un nuovo impianto. Di sicuro verranno avviati contatti con il Comune di Milano (proprietario del Meazza) e con l'Inter.

Sul piano più strettamente calcistico, Fassone ha avuto parole di elogio per Vincenzo Montella e ha definito "Gigio" Donnarumma una «colonna del futuro del Milan», pertanto incontrerà presto il suo procuratore Mino Raiola per discutere del futuro del portiere neo 18enne.

A sorpresa, Barbara Berlusconi resta in rossonero: sarà ancora il presidente di Fondazione Milan. Finisce invece l'era di Adriano Galliani; tuttavia Fassone gli ha promesso il suo appoggio nel caso voglia candidarsi a presidente della Lega Calcio.

Una curiosità, infine. In una intervista di qualche anno fa, Marco Fassone aveva dichiarato di avere tifato per la Juventus «da uno a sedici anni» ma che poi, per via della sua attività giovanile di arbitro, «il tifo si perde».

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