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Il Milan ancora non convince ma per Inzaghi non c'è un allarme

In attesa di rinforzi e Balotelli, la nota positiva è il ritrovato El Shaarawy

Amnesie in difesa, confusione a centrocampo e un attacco non ancora del tutto oliato. A meno di due settimane dalla prima partita che conta, il Milan non funziona ancora come nei migliori piani di Pippo Inzaghi ed è difficile pensare che tutto possa essere risolto con un rinforzo a prezzi di saldo a fine mercato. Con un budget che non consente follie, Adriano Galliani attende gli ultimi giorni di trattative per soddisfare Inzaghi che chiede un esterno offensivo per il tridente. 

Alessio Cerci costa troppo, così alla fine la soluzione potrebbe essere Goran Pandev, che ha richieste economiche abbordabili ma difficilmente il prestigio per entusiasmare i tifosi, piuttosto freddi, come dimostra l'avvio della campagna abbonamenti. La prima estate di Inzaghi alla guida del Milan non è stata certo una passeggiata, ma l'allenatore si guarda bene dal parlare di allarme. Incassato a Valencia la quarta sconfitta in cinque test internazionali, ieri si è anzi detto sicuro che la sua squadra sarà pronta per il debutto in campionato, il 31 agosto contro la Lazio. 

Intanto sabato a Reggio Emilia è in programma un'altra verifica al Trofeo Tim, un triangolare che più di altre volte ha il sapore di un esame visto il suggestivo incontro con la Juventus di Massimiliano Allegri (oltre che con il Sassuolo). Si chiuderà così l'estate di preparazione dei rossoneri, tutt'altro che brillante sotto il profilo dei risultati. In 8 partite hanno realizzato 14 gol subendone 13, e il bilancio è ancor più preoccupante se si guarda alle sfide contro avversarie di pari categoria: 5 reti realizzate e 12 incassate. 

Come l'anno scorso, la difesa è il reparto meno stabile e a Valencia non ha fatto la differenza nemmeno Diego Lopez, ultimo rinforzo del reparto portieri, dove le gerarchie continuano a essere confuse. La note più positive sono i tentativi di controllare il gioco, la buona verve di Stephan El Shaarawy e di Keisuke Honda, mentre il principale punto interrogativo resta Mario Balotelli. 

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