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El Shaarawy ha il Milan ai suoi piedi. C'è caso-Robinho

L'italo-egiziano non si ferma più e ormai sembra essere il leader del gruppo rossonero. Alexandre Pato ha annunciato attraverso Instagram che tornerà dopo la sosta

Forse c'è una dose di esagerazione nel paragone con Samuel Eto'o, azzardato mercoledì sera da Adriano Galliani, per investire il 'Faraone' che ha ridotto ad una sfinge i portieri avversari nelle ultime tre partite. Fatto sta che Stephan El Shaarawy è di gran lunga la nota più lieta dell'avvio di stagione del Milan, uscito con un punto e molti rimpianti dal Tardini dopo l'anticipo del sabato contro il Parma.

Non è stata la stessa partita di Udine, tanto per citare un'altra trasferta finita senza vittoria, perchè se i progressi si notano già nel risultato ancor di più la squadra rossonera può essere soddisfatta della propria condotta, soprattutto nella prima parte del secondo tempo. La rete dell'attaccante italiano ha suggellato il momento migliore degli ospiti, a cui è mancato il colpo del ko e quel pizzico di intelligenza tattica negli interpreti per poter serrare le fila contro le avanzate del Parma. Ingenuo il modo in cui il centrocampo si è fatto cogliere di sorpresa dalla galoppata di Biabiany, così come il fallo al limite dell'area che è costato il pari firmato da Galloppa.

A chiudere il discorso ci avrebbe potuto pensare ben prima Boateng, il cui colpo di testa nella solitudine dell'area avversaria è finito a lato. L'avvio molto difficile del ghanese, reduce da un'annata con tanti problemi fisici e investito di un ruolo da leader che non è ancora riuscito a sostenere, è uno dei motivi alla base della classifica deficitaria, assieme alle incertezze del pacchetto arretrato (Abbiati in testa, ma non solo) e ai frequenti infortuni.

Alexandre Pato ha annunciato attraverso Instagram che tornerà dopo la sosta, il suo connazionale Robinho è da poco rientrato senza riuscire a lasciare traccia, se non per l'episodio avvenuto dopo il triplice fischio di ieri sera. Un battibecco con Bonera e Ambrosini, che lo hanno invitato a salutare i molti tifosi rossoneri accorsi allo stadio in trasferta. Il rifiuto dell'attaccante ha scatenato uno screzio, rientrato ma sintomatico di un periodo difficile per tutto l'ambiente. Restando nel reparto offensivo, la panchina alla quale è stato relegato ieri Pazzini è sinonimo di una piccola bocciatura.

Bologna a parte, città nella quale il calciatore di Pescina ha timbrato tre volte il cartellino nella stessa gara, il passaggio alla corte del Diavolo non è stato molto incisivo. L'unico attaccante in ottime condizioni resta dunque proprio El Shaarawy, vent'anni non ancora compiuti e già titolare inamovibile. Attraverso le sue giocate passano le speranze in chiave derby della Milano rossonera e di una stagione tuttora raddrizzabile, ma solo se in graduatoria si comincerà a correre.

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