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Milan, è ufficiale: rossoneri fuori dall'Europa League 2019/2020. La decisione del Tas

Il tribunale arbitrale ha ratificato "l'esclusione volontaria" del Milan. Al suo posto la Roma accede ai gironi. Donnarumma in partenza per Parigi

Il Milan non disputerà l'Europa League 2019/2020. Era praticamente certo, ma ora c'è l'ufficialità. Il club rossonero era in attesa della decisione del Tas (Tribunale arbitrale dello sport) riguardo alle violazioni della normativa sul fair play finanziario per i periodi più recenti (la gestione cinese), ma era emerso che i dirigenti rossoneri stessero cercando un accordo con l'Uefa per risolvere la situazione.

Al posto del Milan, accede direttamente alla fase dei gironi la Roma, mentre il Torino disputerà i turni preliminari. E soprattutto l'Italia conserva il suo "ranking" e il numero totale di squadre che parteciperanno alle future edizioni delle coppe europee.

Il Tas si è pronunciato ratificando l'accettazione volontaria del Milan dell'esclusione per un anno dalle competizioni europee. «Ac Milan prende atto che non c’è altra via che accettare le sanzioni per poter intraprendere un percorso di ritorno al pieno rispetto delle regole», si legge in una nota ufficiale di via Aldo Rossi: «Pur nella profonda amarezza per il fatto che i nostri tifosi non potranno seguire la propria squadra nella prossima Europa League, il club riconosce e rispetta il Financial Fair Play».

Ricominciare

Insomma, non c'era altro modo per uscirne. La gestione Elliott vuole "ricominciare da zero" sotto ogni punto di vista, comprese le regole finanziarie europee. Il Milan era stato deferito alla Camera arbitrale per il mancato pareggio di bilancio tra il 2016 e il 2018. Si tratta quindi dell'ultimo bilancio - quello della gestione cinese - chiuso con un passivo consolidato di 126 milioni di euro, peggiorato rispetto al precedente esercizio soprattutto a causa di maggiori ammortamenti e svalutazioni dei cartellini dei calciatori (+49,3 milioni).

La decisione era attesa per il 19 giugno, ma poi si era andati per le lunghe. Nel comunicato del Milan ovviamente non si parla di un accordo, per la cui ufficialità c'è ancora bisogno di tempo. Ma il Milan puntava (e punta) ad allungare i tempi per mettere a posto i conti. Nella prossima stagione, essendo fuori dalle coppe europee, il club rossonero non sarà monitorato nell'ambito del fair play, tuttavia l'Uefa potrebbe avviare un monitoraggio intermedio. Nel frattempo, Milan e Uefa avranno ratificato l'accordo presso la camera investigativa dell'Uefa. Gli esperti sottolineano che, in caso di un ritorno nelle coppe europee dal 2020/2021 (magari in Champions League), il club avrebbe tempo fino alla stagione 2022/2023 per riassestarsi.

Donnarumma in partenza

Nel frattempo dovranno essere anche compiute scelte dolorose. Il fatto di non essere monitorato sul campo del fair play finanziario non consente infatti al club di muoversi con leggerezza sul mercato, tutt'altro. Gigi Donnarumma è quasi certamente il primo in partenza. Il suo stipendio, 12 milioni, è il più alto della rosa del Milan e la sua valutazione è nell'ordine almeno di 50 milioni, forse anche di più. Lo vuole, e non è un mistero, il Paris Saint-Germain.

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