Povero Diavolo, il Milan non vince neanche in casa con il Frosinone: a San Siro è solo 3-3

Doveva essere la partita per salvare almeno l’onore. La gara per mettere qualche tassello sulla già traballante panchina di Cristian Brocchi, arrivato neanche un mese fa a sostituire l’esonerato Sinisa Mihajlovic. E invece, nessun onore, nessun tassello. 

Resta davvero poco da salvare in questo campionato infausto per il Milan, che pareggia anche in casa al cospetto di un Frosinone - terzultimo e in piena lotta salvezza - organizzato, voglioso e sicuramente con motivazioni maggiori. 

Con le reti di Paganini - dopo appena 70’’ -, Kragl - a due minuti dal termine del primo tempo - e Dionisi - quattro minuti dopo l’illusorio 1-2 -, i ciociari fanno una gran figura alla loro prima volta a San Siro contro il Diavolo. Un Diavolo sempre più irriconoscibile, sempre meno Diavolo: spento, apatico e molto simile alla sua società, confusa e confusionaria. 

A salvare la giornata ci provano Bacca, gol di rapina prima che Alex regali il pallone dell’1-3 a Dionisi, e Antonelli, gran gol in rovesciata un minuto dopo il suo ingresso in campo. Balotelli, invece, pensa bene di calciare addosso a Bardi un rigore, riassumendo in un gesto l’ennesima stagione da dimenticare. Fortuna per il MIlan che, al 90', sul discetto si presenta Menez per il 3-3 finale. 

Poca, pochissima cosa, comunque per il Milan, che era chiamato al riscatto e che, invece, ha fallito l’ennesima prova. E la panchina di Cristian Brocchi è già a rischio. Proprio come lo era quella di Mihajlovic ad inizio anno. A questo punto, forse, la colpa non è soltanto degli allenatori.