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Verso Milan-Inter: storia di goleador che superano la 'Madunnina'

Alla Scala del calcio non c'è il playback e i grandi tenori non possono rischiare la stecca. Stramaccioni e Allegri non possono sbagliare la partita che potrebbe segnare la svolta della stagione

"O mia bella Madonnina che brilli da lontano tutta d'oro e piccolina, tu domini Milano". E' iniziato il conto alla rovescia per il derby, pardon: per IL derby. Nessuna città al mondo come Milano ha due squadre che hanno vinto tanto. La tradizione vuole che nessun edificio in Milano possa essere più alto della Madonnina ma nella città meneghina, quando c'è il derby queste cosa contano il giusto per una sfida sempre caratterizzato dalla contrapposizione di goleador che hanno fatto la storia del calcio. Giganti del pallone che superano anche la statua di Giuseppe Perego. 

Da Nordhal a Shevchenko, da Meazza a Ronaldo gli eroi di San Siro hanno regalato sogni, imprese ed emozioni a generazioni di tifosi del Diavolo e del Biscione, divisi da una rivalità accesa ma mai violenta. Domenica si accenderanno le luci a San Siro con due squadre che proveranno a mostrare il lato migliore di un anno che sembra di transizione, nobilitato negli ultimi giorni dal recupero dell'Inter e dalla vittoria Champions del Milan.
 
Una rivalità centenaria di un derby dai risultati equilibrati, tanto che nei 210 incontri ufficiali c'è una differenza risibile di una vittoria e di un gol in favore del Milan: 75 a 74 successi, 289 a 288 gol. Ma questo equilibrio significa anche dominio alternato con goleade frequenti visto che di 0-0 se ne sono visti pochi, appena 16. Si comincia il 10 gennaio 1909 con un 3-2 per il Milan, ma l'Inter si vendica l'anno dopo con un 5-0 con tripletta del centrocampista Giovanni Capra. 
 
Poi protagonisti sono soprattutto nerazzurri: dal fratelli Cevenini I e III a Levratto (star del calcio dei pionieri) fino all'avvento del 'Balilla' Meazza, bicampione del mondo, 13 gol nelle stracittadine, che segna un'epoca del calcio. Ma è dal secondo dopoguerra che spuntano campioni a grappoli. Dal 1949 in un anno tre derby memorabili: 4-4 con doppiette dell'ungherese Nyers e di Nordhal, poi un 6-5 per l'Inter con tris di Amadei (Massimo Moratti ha confessato che è nata quel giorno la sua passione per l'Inter, che recupera da 1-4 al 19' pt), e poi un 3-2 con protagonista lo svedese Skoglung.
 
Tempi duri per il Gren-Nordhal-Liedholm, il Gre-No-Li milanista che ha poi modo di rifarsi. La sfida cresce di tono negli anni '60 con le colorite sfide in panchina tra Herrera e Rocco, quelle sopraffine in campo tra Mazzola e Rivera, e le due antagoniste si danno il cambio primeggiando in Europa. Da una parte Facchetti, Suarez, Corso, dall'altra Maldini, Trapattoni, Altafini. Preambolo il 5-3 per il Milan nel 1960 con poker proprio di Josè Altafini (record in serie A visto che i 5 di Cevenini I nell'8-1 del 1918 erano nella Coppa Mauro),poi nel 1963 c'è un gol lampo di Mazzola dopo 13" e il Milan recupera col grande Dino Sani. 

Coreografia derby Milan-Inter

 
Grandi attori contro in attacco sono Boninsegna e Prati, ma nerazzurri in grande spolvero col pesante 5-1 del 1974. I decenni scorrono, la rivalità mantiene alto il livello delle sfide ma è con l'avvento di Berlusconi che il Milan comincia un ciclo con un altro terzetto del Nord Europa, gli olandesi Van Basten-Gullit-Rijkaard. Sacchi avvia la sua avventura battendo l'Inter del Trap 2-0 nel 1988 auspice Gullit. Rendono avvincenti le sfide i tre tedeschi Matthaeus, Klinsmann e Brehme, campioni del mondo all'Olimpico. Ma dal '91 al '94 sono i rossoneri a dettare legge col super team di Capello che vince tre scudetti di fila. Le star si susseguono: Weah e Savicevic in rossonero ma soprattutto Ronaldo in nerazzurro. Il Fenomeno segna la fine degli anni '90 con gol e prodezze, ma deve poi lasciare il ruolo di protagonista a Shevchenko che riesce a superare Meazza e con 14 gol è il supergoleador dei derby. È primattore soprattutto nella disfatta dell'Inter di Tardelli del 2001, un 6-0 con doppietta dell'ucraino che rappresenta lo score maggiore in serie A, bissato pochi mesi dopo da un 4-2 a cui contribuisce anche Inzaghi.
 
È un altro periodo nero per l'Inter che soccombe dal 2002 al 2005 quando ci vuole una doppietta di Adriano per confezionare il 3-2 del riscatto. In mezzo anche il doppio pari nella semifinale Champions che promuove i rossoneri. Tocca a Ibra e a Crespo poi suonare la carica in un 4-3 del 2006. Agli albori del triplete (fine agosto 2009) Mourinho si toglie la soddisfazione di un 4-0 a Leonardo a cui partecipa Diego Milito, matchwinner più recente: nell'ultimo derby, il 6 maggio scorso, l'Inter si impone 4-2 con doppietta dell'argentino che vanifica quella di Ibra. La rinascita del Milan in Champions e il recupero dell'Inter rendono rendono più sentita la sfida di domenica che sembrava in tono minore, e l'atmosfera magica del derby sarà il valore aggiunto per rinverdire le gesta di un secolo di emozioni. 
 
Adesso però Milan e Inter si affidano a due ragazzini. Stephan El Shaarawy e Philippe Coutinho. Talenti in erba, entrambi classe '92, entrambi ancora in fasce e neanche mai nati quando i campioni sopra citati gonfiavano le reti nei derby. Il piccolo faraone è in stato di grazia. Il brasiliano è ispirato. Massimiliano Allegri e Andrea Stramaccioni ci puntano e loro la pressione non la sentano. Non saranno Meazza o Boninsegna, ma El Shaarawy e Coutinho sono pronti a dare spettacolo. 
 
 

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