Calcio, il Milan parte civile nel processo contro i Guerrieri Ultras
La squadra rossonera si è costituita parte civile nell’udienza preliminare che vede imputati 11 “Guerrieri ultras”. Per il gruppo le accuse vanno dall’associazione a delinquere finalizzata alla tentata estorsione, alle minacce e alla violenza
Il Milan si è costituito parte civile nell’udienza preliminare che vede imputati 11 “Guerrieri ultras”, un gruppo di tifosi della curva sud milanista.
Per gli 11 le accuse vanno dall’ associazione a delinquere finalizzata alla tentata estorsione, alle minacce e alla violenza ai danni della società rossonera: secondo l’accusa il gruppo avrebbe cercato di ottenere con minacce ed intimidazioni sconti per le partite o biglietti gratuiti. In alcune occasioni per ottenere lo scopo, gli ultras hanno anche creato disordini.
Il club rossonero si è costituita parte civile per i i capi di imputazione che riguardano gli episodi di tentata estorsione e quelli relativi al lancio di torce in campo messo in atto dagli ultras durante le partite Milan-Torino e Milan-Lilla del dicembre 2006.
L’inchiesta, che già nel maggio di due anni fa aveva portato all’arresto di sette persone, era partita da una denuncia di Adriano Galliani, amministratore delegato della società rossonera.
Tra gli imputati figurano due capi storici del tifo ultrà milanista come Giancarlo Lombardi e Giovanni Capelli, rispettivamente Sandokan e Il Barone. Tra gli episodi contestati anche il pestaggio di un poliziotto.
Per gli 11 le accuse vanno dall’ associazione a delinquere finalizzata alla tentata estorsione, alle minacce e alla violenza ai danni della società rossonera: secondo l’accusa il gruppo avrebbe cercato di ottenere con minacce ed intimidazioni sconti per le partite o biglietti gratuiti. In alcune occasioni per ottenere lo scopo, gli ultras hanno anche creato disordini.
Il club rossonero si è costituita parte civile per i i capi di imputazione che riguardano gli episodi di tentata estorsione e quelli relativi al lancio di torce in campo messo in atto dagli ultras durante le partite Milan-Torino e Milan-Lilla del dicembre 2006.
L’inchiesta, che già nel maggio di due anni fa aveva portato all’arresto di sette persone, era partita da una denuncia di Adriano Galliani, amministratore delegato della società rossonera.
Tra gli imputati figurano due capi storici del tifo ultrà milanista come Giancarlo Lombardi e Giovanni Capelli, rispettivamente Sandokan e Il Barone. Tra gli episodi contestati anche il pestaggio di un poliziotto.