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Milanosport, sciopero-lampo: "Che ne sarà di noi?"

Sciopero indetto e sospeso (non revocato) nel giro di 24 ore. Tognacca (Cisl) a MilanoToday: "Apertura di credito verso l'amministrazione: vogliamo certezze sul futuro"

Uno sciopero lampo, quello dei dipendenti di Milanosport, nel senso che è stato proclamato e sospeso nel giro di 24 ore. Proclamato mercoledì scorso, è sospeso da Cgil, Cisl e Uil nel giro di 24 ore. I sindacati sono decisi da un lato a mantenere viva la loro "piattaforma", dall'altro però apprezzano le novità arrivate dall'amministrazione nel corso della giornata di ieri. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Tognacca, della Fisascat-Cisl.

Che cos'è successo nel giro di poche ore?

Noi nel proclamare lo sciopero avevamo scritto una lettera al sindaco. Nella mattina di ieri il sindaco ci ha risposto, tra l'altro in maniera molto garbata. Pur sottolineando che abbiamo diritto a mantenere le nostre prerogative, ci ha proposto un incontro, che poi si è tenuto in tarda mattinata, tra noi sindacati, l'assessore Chiara Bisconti e altri.

Di cosa avete discusso con l'assessore?

Semplicemente del futuro dell'azienda Milanosport. Avevamo proclamato lo sciopero perché eravamo preoccupati di quanto leggevamo sui giornali: ci sembrava un "crescendo" di dichiarazioni dalle quali sembrava che l'azienda venisse, in un modo o nell'altro, screditata. Anche le recenti code per iscriversi ai corsi del 2011-2012 venivano lette come inefficienza.

Cosa pensate voi di Milanosport?

Che la finalità è sociale e non quella di creare utili; che ci sono più di mille dipendenti preoccupati, come noi, delle sorti di quello che riteniamo un patrimonio.

Dopo l'incontro di ieri avete sospeso lo sciopero...

Sì, sospeso e non revocato. C'è comunque differenza, nel senso che riteniamo di avere avuto le rassicurazioni necessarie a soprassedere, al momento, a una forma estrema di lotta come appunto è lo sciopero.

Però qualcosa sarà cambiato...

Certo. L'assessore Bisconti ci ha spiegato che Milanosport è inserita pienamente in un progetto complessivo già pronto, sullo sport e il benessere, che verrà presto presentato. Noi abbiamo fatto domande molto dirette all'assessore, e le sue risposte ci hanno soddisfatto.

Che cosa le avete chiesto?

Le abbiamo chiesto di esplicitare se ci sarà uno smembramento e/o una privatizzazione di Milanosport. E lei ha chiaramente detto che non ci sarà uno smembramento e non ci sarà una privatizzazione. A noi bastavano queste rassicurazioni per sospendere lo sciopero.

E' un primo passo?

Sì, e importante. Seguiranno degli incontri più pratici per definire le strategie, per entrare nel merito di quello che il comune vuol fare di Milanosport. Il primo incontro tra noi e l'assessore sarà il 29 settembre.

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