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Inter, Moratti: "Fiducia in Stramaccioni. Mou aveva ragione sugli arbitri"

Moratti vuole cambiare e rinnovare, Stramaccioni sembra al sicuro, blindato, almeno per il momento: "Anno drammatico, troppi infortuni"

In una stagione complicata e drammatica come quella in corso, confermare la fiducia ad Andrea Stramaccioni è un passaggio obbligato ma, dopo l'incredibile catena di infortuni, molte cose andranno riviste: il presidente dell'Inter Massimo Moratti trae le sue prime conclusioni. 

Stramaccioni ha dovuto affrontare talmente tante difficoltà e inciampi che non si non può non confermarlo sulla panchina nerazzurra. Gli infortuni sono una vera emergenza e su questo punto Moratti è stato chiaro: bisogna cambiare. Combi e il suo staff finiscono sulla graticola. I verdetti per Nagatomo (rottura del menisco sinistro) e Gargano (lesione tendinea) spengono ogni speranza: difficile rivederli in campo in questo scorcio di campionato. 

Le ultime partite che restano saranno quelle decisive per l'allenatore chiamato a 'inventarsi' qualcosa per 'salvare l'Inter dalle sabbie mobili in cui annaspa. Fallito il terzo posto, bisogna limitare i danni e invertire la tendenza a cominciare dalla semifinale di Coppa Italia, mercoledì contro la Roma. Moratti sprona la squadra e assolve l'arbitro Celi che ha commesso sì un errore ma è stato tradito dal 'tuffo' di Pinilla. Quello che resta è un'annata amara, scandita dagli infortuni e condizionata dagli errori arbitrali. 

Tuttavia hanno pesato anche la confusione tattica di Stramaccioni e il mercato schizofrenico dell'Inter. "Contro il Cagliari - dice Moratti - è stata una giornata in cui ci si aspettava che ci fosse una ripresa, un risultato positivo. Forse sarebbe bastato anche un pari per non continuare nelle sconfitte. Così non è stato e adesso bisogna darsi la carica perchè si gioca talmente spesso che non puoi abbandonarti, anche se abbiamo i giocatori contati. Stiamo giocando un campionato difficile e drammatico da un punto di vista degli infortuni - aggiunge - e non posso fare altro che sostenere Stramaccioni e sperare che si inventi qualcosa". 

Il presidente parla della partita contro la Roma, appuntamento importante per l'Inter che ha l'occasione per riscattare in parte la pessima stagione: "È una semifinale e non una finale ma ovviamente si può andare avanti. Ormai rimane l'ultima cosa perchè al campionato c'è poco da pensarci. Stramaccioni farà quello che può, i giocatori di certo ce la metteranno tutta". 

Gli errori degli arbitri e le polemiche conseguenti fanno riaffiorare le convinzioni di Mourinho che più volte ha messo sotto accusa il sistema: "Lui mi diceva 'come fai a rimanere qui? Non è possibile ha tutti contro, è troppo difficile'. Gli dissi che il bello dell'Inter è proprio questo e lui lo sapeva. L'errore di ieri mi è sembrato fosse proprio un errore, Pinilla lo ha fatto sembrare tale ma non è stato bravo per un cavolo. L'Inter però deve avere un orgoglio superiore".  

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