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Olimpiadi invernali, Sala: "Noi compatti. Palasport a Santa Giulia ma Palasharp ancora per lo sport"

Sala e Fontana si preparano a incontrare i vertici del Coni la sera del 4 luglio

Il presidente del Coni Giovanni Malagò sta incontrando i promotori politici delle tre candidature alle Olimpiadi invernali del 2026, ovvero Torino, Milano e Cortina d'Ampezzo. Il passaggio è quello di scegliere la candidatura italiana per poi portarla al Comitato Olimpico, che dopo diversi mesi sceglierà a chi assegnare i giochi

Comune di Milano e Regione Lombardia, nonostante la guida politica differente, sono uniti e sinergici: il governatore Attilio Fontana e il sindaco Giuseppe Sala hanno in programma una riunione con Malagò per la serata del 4 luglio. Al numero uno del Coni illustreranno nel dettaglio il dossier Milano, che coinvolgerà anche la Valtellina. "Siamo compatti politicamente così come è stato per Expo", commenta Sala spiegando che questo sarà un punto a favore per il capoluogo lombardo.

Tardi, invece, per una sinergia con Torino, di cui si era parlato inizialmente. "Il governo potrà fare un tentativo politico di mettere insieme più candidature", replica Sala, "ma penso ci sia realisticamente la possibilità che si vada su una candidatura secca". Per Milano, l'assegnazione dei giochi olimpici invernali potrebbe dare impulso a diversi progetti come il palazzetto dello sport nel quartiere di Santa Giulia, per il quale c'è già il progetto ma mancano finanziamenti pubblici. 

"Un'altra eredità", argomenta il sindaco di Milano, "sarebbe il villaggio olimpico, perché c'è fame di abitazioni a prezzo contenuto". Secondo quanto emerso dal dossier (non reso pubblico in modo dettagliato), il villaggio potrebbe essere realizzato allo Scalo Romana. C'è in tal senso un accordo con il direttore generale di Fs Renato Mazzoncini. Infine, il Palasharp potrebbe rimanere "a vocazione sportiva", conclude Sala, "perché se a Milano dovesse rimanere tutta la parte del ghiaccio, un solo palazzetto non basterebbe".

E Zaia presenta la candidatura di Cortina

Nel frattempo, nel pomeriggio del 4 luglio, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia è al Coni per presentare il dossier relativo a Cortina d'Ampezzo. Prima, però, un colloquio tra Zaia e il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, che ha la delega allo sport. "Questa candidatura è controcorrente", spiega Zaia prima dell'incontro con Malagò: "Presenta l'hub per gli sport invernali più grande d'Europa, mettendo insieme Cortina, Bolzano e Trento per un'Olimpiade low cost di soli 380 milioni che avrà ricadute per miliardi di euro". 

Un punto di forza indicato da Zaia su Cortina è che "nella città candidata, per la prima volta dal 1994, si disputeranno sette discipline olimpiche nel pineo rispetto ambientale, sostenibile e sociale".

Fondo, località si propone a Milano e Torino

Intanto spunta una località di montagna che intende candidarsi a ospitare alcune gare sia con Milano sia con Torino. E' la Val Formazza (Verbano-Cusio-Ossola), che nella frazione Riale vanta uno storico centro di sci di fondo a 1.800 metri di altitudine. La sindaca di Formazza, Bruna Papa, ha già inviato una lettera di proposta sia a Torino (il suo capoluogo di Regione) sia a Milano (maggiormente vicina). Il centro sciistico di Riale, del resto, era già stato ammodernato in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino del 2006 e spesso ospita gli allenamenti di diverse squadre nazionali tra cui, di recente, gli Stati Uniti, la Francia e la Russia. 

"Non mancano i posti letto, con le strutture di tutta la valle", ha spiegato Bruna Papa in un comunicato ricordando che, nonostante l'appartenenza al Piemonte, il centro sciistico lavora nel Comitato Alpi Centrali e ha un rapporto privilegiato con gli sci club lombardi. Con una punta d'orgoglio, Papa ha ricordato anche il conterraneo Sisto Sciligo, nel 1936 primo oro olimpico italiano a Garmisch.  

E si dice che un importante "sponsor" di Formazza sia Mauro Bardaglio, consigliere comunale a Verbania e storico esponente locale di sinistra, da tempo vicino al Movimento 5 Stelle tanto che si parlava di lui (mesi addietro) come possibile ministro pentastellato allo sport.

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