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Quando lo sport apre le porte alle carceri

A Milano la UISP (Unione Italiana Sport Per tutti) porta lo sport nelle carceri.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Sono più di 500 gli sportivi detenuti delle carceri milanesi che la UISP (Unione Italiana Sport Per Tutti) coinvolge in occasione di Vivicittà 2017. Sono previste tre gare podistiche di 12 KM l'una, la prima si è tenuta presso la seconda casa circondariale di Bollate, la seconda presso la casa circondariale di Opera e la terza si terrà all'Istituto minorile Beccaria il 13 maggio. "L'attività sportiva negli istituti penitenziari è un momento di sfogo e distensione per i detenuti che vi partecipano. - spiega Antonio Iannetta, dirigente UISP- specialmente negli istituti minorili, lo sport può essere un'ottima occasione per acquisire una prima "alfabetizzazione motoria" oltre ad essere un percorso di crescita e di riscatto sociale." "Sono 27 anni che con la UISP facciamo sport nelle carceri - spiega Michele Manno, Presidente del Comitato di Milano della UISP - gli istituti penitenziari coinvolti nell'iniziativa sono più di 20 sparsi in tutta Italia, ma il nostro lavoro non si ferma certo all'iniziativa di Vivicittà, siamo attivi tutto l'anno per quanto ci è possibile. Questo perché specialmente negli istituti penitenziari serve ricordarsi che lo sport è un diritto di tutti, nessuno escluso." Le gare podistiche sono parte del progetto UISP "Vivicittà", iniziativa che coinvolge più di 40 città in tutta Italia e quasi 20 nel mondo, oltre a più di 20 istituti penitenziari. Migliaia di persone unite per correre insieme, perché lo sport è di tutti.

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