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Martedì, 16 Aprile 2024
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Champions: Inter, una lezione di calcio dal Barcellona

Gli uomini di Mourinho perdono 2 a 0 contro il Barcellona al Camp Nou. Difficile ora l'accesso per i nerazzurri agli ottavi di finale di Champions League: decisiva sarà la partita a San Siro con il Rubin Kazan

I presupposti c’erano: Ibrahimovic e Messi in panchina, un Barça in leggero calo e un’Inter in grande spolvero dopo la vittoria di Bologna. E invece è arrivata una sconfitta pesante, pesantissima.

Ancora una volta i nerazzurri mancano all’appuntamento con la prova di maturità: al Camp Nou arriva una sconfitta per due a zero, sonora nel risultato ma ancor di più nel gioco. E l’assenza di Sneijder non può essere un’attenuante, per una squadra che è attesa alla consacrazione europea. Certo il girone non è compromesso, nell’ultima partita contro il Rubin Kazan si dovrà vincere per evitare pericolosi conti. Almeno a questo, la vittoria di Kiev è servita.

Le due stelle Ibra e Messi in panchina nel Barcellona, Sneijder in tribuna. Mourinho schiera Thiago Motta (prova disastrosa) dietro le punte, Guardiola dà fiducia al funambolo Pedro sulla sinistra. Nei primi 45 minuti l’Inter non scende in campo. I nerazzurri assistono a una lezione blaugrana, come all’andata a San Siro.

Questa volta, però, i catalani evitano leziosità e in venticinque minuti ipotecano la vittoria. Al decimo minuto sblocca Piqué dopo una sponda di Henry, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Al venticinquesimo sembra di assistere a un’azione da videogame: Xavi taglia perfettamente per Daniel Alves, il brasiliano crossa in mezzo e Pedro al volo insacca. Tutto di prima, tutto da brividi.

Poi fino al 45’ si assiste a un monologo dei padroni di casa, possesso di palla costante e verticalizzazioni improvvise. In tutto questo, l’Inter si limita a un tiro di Milito al primo minuto di recupero che Valdes neutralizza senza problemi. Alla ripresa i nerazzurri si ripresentano senza Cambiasso e con Muntari.

Lo Special One cerca di ridisegnare con un 4-4-2 la sua squadra, coprendo meglio gli spazi. Entrano anche Balotelli e Quaresma ma non arrivano grandi occasioni. L’Inter recrimina per un presunto rigore su Eto’o, Iniesta esce tra l’ovazione di un pubblico giustamente estasiato. Ibra e Messi applaudono dalla panchina, i nerazzurri escono delusi dal Camp Nou.

“Loro sono molto più forti e sono abituati a queste gare – commenta un Mourinho scuro in volto – per noi l’assenza di Sneijder è stata fondamentale perché non abbiamo giocatori in grado di sostituirlo. C’era un rigore per noi, nel secondo tempo siamo andati meglio ma il Barça ha meritato nettamente la vittoria”.
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