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Milan, Galliani in ritiro. Contro il Malaga non si può sbagliare

In Champions League i rossoneri non possono permettersi la figuraccia di non superare la fase a gironi e perdere il premio di 3,5 milioni di euro previsto dalla Uefa per chi approda agli ottavi

Il campionato ormai è andato, la Champions League no. Sarà già un mezzo miracolo per il Milan conquistare un posto nella prossima Europa League, ora lontana 7 punti, ben più della zona retrocessione. Adriano Galliani ha toccato anche questo tasto nel suo discorso a Milanello, davanti ad allenatore e squadra. Ad Allegri ha ribadito la fiducia, ma una reazione deve venire anche dai giocatori, da ieri in ritiro per tutta la settimana, nel tentativo di porre fine alla crisi preparando al meglio la trasferta contro il Malaga e la sfida di sabato sera a San Siro contro il Genoa. 

I rossoblù hanno appena esonerato De Canio, e per non fare la stessa fine del collega Massimiliano Allegri deve ottenere almeno un punto a Malaga, contro la terza forza della Liga, a bottino pieno nel girone di Champions, con sei gol segnati e zero subiti. In caso di esonero, la promozione di Mauro Tassotti da vice a guida della squadra è la soluzione più concreta, anche se non convince tutti all'interno del club. Circola il nome di Marco Van Basten, ma pare difficile che l'olandese in questo momento lasci la panchina dell'Heerenveen. 
 
Rischia più di tutti Allegri, ma come ha chiarito Galliani nel suo discorso a Milanello, la società si aspetta di più anche dai giocatori, perchè questo Milan non può essere lo stesso dell'anno scorso ma rende troppo al di sotto delle aspettative. I nuovi arrivi non hanno affatto colmato il gap, come confidava Galliani al termine del mercato. È stato relativo l'impatto di De Jong, Bojan, Montolivo e Pazzini per non dire quello di Zapata, Traorè, Acerbi, Constant, o di Niang, per il quale si parla già di cessione. Inoltre hanno latitato quei giocatori in predicato di diventare leader, in campo e nello spogliatoio. 
 
Boateng è l'ombra di quello che era nei primi due anni al Milan, e ora rischia seriamente di non giocare a Malaga. Nocerino si trova spaesato nel 4-2-3-1 con cui Allegri sta giocando spesso, e i due brasiliani di maggiore talento, Pato e Robinho, finora hanno giocato poco o nulla a causa degli infortuni muscolari. Insomma, Milanello non sembra più quel paradiso per calciatori descritto da chiunque ci passava fino a poco tempo fa. L'unica nota lieta resta El Shaarawy, e probabilmente sarà al centro del progetto futuro. 
 

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