Sala sullo stadio dice di avere "difeso gli interessi della collettività"

"La sensibilità sullo stadio non solo è diversa tra i partiti, ma anche tra i cittadini. Ognuno la vede a modo suo". Così il sindaco di Milano Beppe Sala è tornato sul tema del nuovo stadio Meazza, a San Siro, sabato 3 luglio durante una prima presentazione della lista Milano Unita - Sinistra per Sala, che lo sosterrà alle elezioni comunali del 10-11 ottobre 2021, ispirata dall'assessore uscente all'edilizia scolastica Paolo Limonta. La lista, sul tema dello stadio, ha preso una netta posizione di contrarietà.

"Io posso solamente dire - ha continuato Sala - che, se le squadre portano un progetto concreto, non posso non ascoltarle, però mi pare, fino ad oggi, di avere cercato di difendere gli interessi della collettività". Parole sulla 'difensiva' rispetto a un tema che, in questi anni, ha rischiato di dividere il fronte del centrosinistra, nel quale sono emerse posizioni contrastanti tra chi, come i più 'fedeli' al sindaco, porta avanti l'ascolto di Milan e Inter, e chi invece, sia nel Pd sia a sinistra del Pd (Verdi e Milano Unita), non vuole sentire parlare del nuovo impianto.

Discorso rimandato a dopo il voto

Il discorso sullo stadio è ormai rimandato alla prossima consiliatura, dopo le elezioni. La leader del comitato di quartiere che difende l'attuale Meazza, Gabriella Bruschi, sarà capolista di una lista ambientalista che correrà contro Sala; ma anche il centrodestra presenta diverse sensibilità. La Lega inizialmente era a favore della ristrutturazione dell'attuale impianto, poi ha cambiato idea. Forza Italia è da sempre per il nuovo impianto ma il presidente del Municipio 7 (quello di San Siro), Marco Bestetti, ha anche di recente affermato che "abbattere il Meazza è da matti". Non è insomma detta l'ultima parola, nonostante una delibera del consiglio comunale che dà formalmente il via al nuovo stadio con alcuni 'paletti' che Milan e Inter si sono impegnati a rispettare.