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Milanosport, sindacati in sciopero contro la giunta il 9 settembre

Si scatena la battaglia sulla società che gestisce gli impianti sportivi. Ieri le dimissioni del presidente, oggi l'annuncio della Bisconti di un nuovo piano strategico e quello di Cgil, Cisl e Uil dello sciopero

Si accende la questione Milanosport, la società che gestisce gli impianti sportivi del comune di Milano. I sindacati confederali hanno annunciato uno scipero dei dipendenti per tutta la giornata di venerdì 9 settembre a fronte delle "sconcertanti dichiarazioni dell'assessore Bisconti".

Tutto è iniziato ieri con l'annuncio delle dimissioni del presidente Mirko Paoletti, come "atto di coerenza" per difendere l'azienda. Nelle scorse settimane infatti l'assessore allo sport Chiara Bisconti non aveva mancato di polemizzare sulla gestione societaria.

"E' impossibile - ha scritto Paoletti spiegando il gesto - migliorare una società in cui lavorano mille persone quando il socio che la controlla (il comune, n. d. r.) continua a dire che è un baraccone".

Paoletti ha rivendicato i miglioramenti da lui intrapresi: "I costi sono scesi negli anni da 12 milioni a 5 milioni di euro. Ma qual è l'obiettivo? Fare più utili o diffondere in città la pratica sportiva?". E sulle code di settimana scorsa, Paoletti è stato durissimo: "Si è voluto leggerle come inefficienza, invece che come prova del successo".

"Meglio tardi che mai", è la risposta di Matteo Salvini, capogruppo leghista, da sempre duro verso Milanosport tanto da avere aperto al centro-sinistra nel caso volesse metterci mano. E torna a chiedere che le società sportive gestiscano direttamente gli impianti.

Le dimissioni sono state accettate da Pisapia. Chiara Bisconti ha affermato che questo atto accelera una nuova fase e la ricerca di un nuovo management. Secondo l'assessore "è già pronto il nuovo indirizzo strategico", ma dal Pdl protestano che la giunta non ha le idee chiare in proposito.

Il consigliere comunale Alan Rizzi (predecessore della Bisconti in assessorato) è durissimo: "Il comune non ha strategia per lo sport. Il modo per rilanciare la società è quello che stavamo percorrendo: affidare gli impianti alle associazioni o alle federazioni tramite bandi e lasciare a Milanosport la sola gestione delle piscine, che (specie la Cozzi, la Suzzani e la Bacone) realizzano un utile importante. E Pisapia non potrà che fare la stessa cosa".

 

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