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Tra Milan e Livorno un pareggio che non scaccia la crisi

Livorno Milan finisce 0 a 0 e in casa rossonera rimangono dubbi e perplessità. Neanche la supremazia finale della squadra ospite convincono fino in fondo ma Leonardo rincuora tutti: “Lo spirito è quello giusto". Il test sarà martedì in Champions League a Marsiglia

Il Milan non guarisce. Un pareggio a reti bianche a Livorno non fa dimenticare gli incubi post-derby e, anzi, rinvigorisce dubbi e perplessità per questa nuova annata. E quando si va ad analizzare la partita e si scopre il migliore in campo, Storari, e il peggiore, Ronaldinho, tutto ha un senso. Probabilmente non per il presidente, ancora speranzoso di poter recuperare il Gaucho, sicuramente per addetti ai lavori e tifosi, ormai convinti di non poter recuperare a grandi livelli il brasiliano.

Leonardo tiene a riposo nel primo tempo Pirlo e Inzaghi schierando Huntelaar in attacco a fianco di Pato, il Livorno propone Lucarelli e Tavano. Ma a fare la differenza è Candreva, il migliore in campo negli amaranto che sfiora più volte la realizzazione. A opporsi c’è un grande Storari, al momento la nota più lieta di quest’avvio di campionato, che ribatte due conclusioni del livornese. Prima invece è Lucarelli a divorarsi un gol sugli sviluppi di un calcio d’angolo mentre il primo squillo rossonero è del solito Pato che mette i brividi a De Lucia. Resta questa l’unica occasione per la formazione di Leonardo in una prima frazione giocata male, sottotono, con un Ronaldinho invisibile. La ripresa incomincia sulla falsariga del primo tempo, così dopo dieci minuti Leo cerca di rivoluzionare la squadra affidandosi alla vecchia guardia. Fuori Ronaldinho e Huntelaar dentro Pirlo e Inzaghi: la musica cambia e il Milan diventa più pericoloso. Il Livorno paga il pressing asfissiante del primo tempo e gli ospiti provano ad approfittarne: Pirlo bacia la traversa con una delle sue punizioni, Inzaghi sfiora il gol con la sua solita vivacità. La supremazia finale non porta al gol, il Livorno strappa un punto al Milan che non può far felice Leonardo: “Lo spirito è quello giusto, ho visto i ragazzi vogliosi di vincere la partita dopo un primo tempo brutto. Abbiamo forse pasticciato un po’ ma la condizione fisica non ci aiuta in questo momento. Ho la fortuna di avere un giocatore universale come Pirlo che può fare la differenza ovunque lo si schieri. Oggi l’ho messo decentrato a sinistra e ci ha dato grande qualità”.

Il tecnico si irrigidisce quando l’argomento si sposta sull’incognita Ronaldinho: “Non credo sia utile dare sempre giudizi su di lui. Non è in uno stato di forma splendido come molti altri, dobbiamo lavorare tutti”. Intanto martedì test probante in Champions League a Marsiglia: servirà un altro Ronaldinho, servirà un altro Milan.
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