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Calciomercato, scambio Vucinic-Guarin: tutto sulla pazza trattativa. Gli aggiornamenti

Thohir a tifosi in rivolta: "Capisco rabbia,mi rimboccherò maniche"

Lo scambio Vucinic-Guarin diventa un caso, scatena l'ira dei tifosi e all'Inter è caos. Erick Thohir frena il clamoroso passaggio di giocatori: Inter e Juventus hanno dato vita a una trattativa a oltranza, durata fino a tarda sera, per il passaggio di Fredy Guarin in bianconero e di Mirko Vucinic in nerazzurro, ma il presidente non ha ancora dato il via libera. "La trattativa si è stoppata, ma non è ancora finita. Domani (oggi nd) saprete", ha dichiarato Giuseppe Marotta al termine del summit, mentre Guarin ha lasciato la sede dell'incontro piuttosto deluso. 

Un'operazione, quella tra i due club, che ha scatenato la piazza interista, la cui furia si è riversata sui social network fin dal primo pomeriggio. Particolarmente duro il comunicato della Curva Nord, che ha definito lo scambio "la goccia che fa traboccare il vaso", lanciando pesanti invettive contro Thohir, Fassone (definito uno "juventino incompetente") e Marco Branca. Persino il tifoso illustre Fiorello ha commentato: "Non si può rafforzare una squadra già fortissima", prendendo in giro Thohir per la fede juventina del figlio. 

Lo stesso presidente è intervenuto in serata attraverso inter.it: "Avverto e comprendo - si legge sul sito ufficiale - la delusione e la frustrazione dei nostri sostenitori. Nessuno è soddisfatto dei recenti risultati, ma sono abituato a risolvere i problemi in prima persona rimboccandomi le maniche. Ho fiducia nel nostro operato e non vedo l'ora di costruire insieme il futuro dell'Inter". Parole giunte al termine di una giornata convulsa. Nel primo pomeriggio lo scambio Vucinic-Guarin sembrava cosa fatta: Branca e Fassone, insieme al direttore sportivo Ausilio, hanno incontrato a pranzo la dirigenza bianconera per colmare la distanza tra l'offerta della Juventus (uno scambio alla pari) e la richiesta dell'Inter, decisa a richiedere un conguaglio. 

Una riunione a tavola che il direttore tecnico ha abbandonato in anticipo, lasciando che gli altri protagonisti della trattativa proseguissero le contrattazioni negli uffici di un'agenzia viaggi in Largo Cairoli a Milano. La rivolta dei tifosi ha spinto l'Inter a una frenata proprio mentre Guarin, desideroso di passare alla Juventus tanto da minacciare di non presentarsi agli allenamenti in caso di rottura, era a colloquio con la Juventus. L'altro protagonista dello scambio, Vucinic, era invece all'hotel Melià a Milano, in attesa di notizie. Le parti, spinte dalla volontà dei giocatori di cambiare casacca, hanno ripreso a confrontarsi nel tardo pomeriggio, mentre i tifosi ancora manifestavano il proprio dissenso sul web. 


Non il clima migliore per l'arrivo a Milano di Thohir, previsto per venerdì. Un ritorno in Italia che Massimo Moratti ha auspicato. "Serve ai giocatori per avere una persona che sia responsabile e che possa dare loro una forza diversa", ha spiegato il presidente onorario quando ancora non erano arrivate notizie riguardo al possibile scambio Guarin-Vucinic. Nessun accenno alla trattativa anche da parte di Walter Mazzarri, intervenuto a Sky in serata: "In questo momento, ancora di più, preferisco non fare valutazioni sul mercato e sui giocatori di cui si parla". Ore di tensione, mentre si aspetta una svolta.

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