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Weah "presidente della Liberia", Maldini e Desailly si congratulano ma manca l'ufficialità

L'ex campione rossonero andrà al ballottaggio, ma Maldini e Desailly si sono congratulati con lui chiamandolo già "presidente"

Si tinge di giallo l'elezione a presidente della Liberia di George Weah, già fuoriclasse del Milan. Le votazioni si sono svolte martedì 10 ottobre e, sul web, i suoi ex compagni di squadra Paolo Maldini e Marcel Desailly si sono congratulati con lui: «Congratulazione a Mr Le #président George Weah. Lavora duro per fare la differenza per la tua gente», ha scritto il francese. «Sono sicuro che l’uomo umile e generoso che ho incontrato vent’anni fa sarà il leader perfetto per il suo popolo», ha battuto l'ex capitano rossonero. 

Eppure i risultati delle elezioni non erano ancora stati pubblicati. E di più, è molto probabile che, in realtà, si andrà ad un ballottaggio, proprio come nel 2005, quando Weah risultò il candidato più votato al primo turno ma venne sconfitto al secondo. Ora è testa a testa tra l'ex campione del Milan e il vice presidente uscente Joseph Boaki, del partito Unity Party.

Maldini e Desailly si complimentano con Weah

I due ex rossoneri hanno rivolto le loro congratulazioni al "presidente Weah" su Instagram. Ecco i loro post.

La commissione elettorale della Liberia ha annunciato i primi risultati per le ore 17 di giovedì 12 ottobre (in Italia saranno le 19).

La carriera da calciatore

Classe 1966, approdò al Milan nel 1995 e con la società rossonera collezionò oltre cento presenze e segnò 46 reti. Nello stesso anno d'esordio con i rossoneri, vinse il Pallone d'Oro, primo calciatore non europeo a conquistare il massimo trofeo dedicato ai singoli calciatori. Malgrado avesse la possibilità di giocare anche con la Nazionale francese, scelse di militare nella rappresentativa liberiana. 

Da calciatore ha vinto un campionato di Francia (1994, col Paris Saint-Germain) e due scudetti italiani (1996 e 1999, con il Milan), oltre a tre Coppe di Francia (col Monaco e col Psg), una Coppa di Lega francese (col Psg) e una Coppa d'Inghilterra (col Chelsea). Nel 1994-1995, quando militava nel Psg, è stato anche capocannoniere della Champions League, cosa che - come detto - gli è valsa la vittoria del Pallone d'Oro.

La carriera politica

Terminata la carriera di calciatore in una squadra degli Emirati Arabi Uniti, nel 2005 si candidò presidente della Repubblica liberiana per la Coalizione per il Cambiamento Democratico, risultando anche il candidato più votato al primo turno (28,3%), ma venendo poi sconfitto al ballottaggio da Ellen Johsnon-Sirleaf. 

Si trasferì quindi negli Stati Uniti per conseguire una laurea in Business Administration e, nel 2011, si candidò vice presidente della Repubblica insieme al candidato presidente Winston Tubman. Nel 2014 venne eletto senatore. Infine, nel 2017, il nuovo tentativo di diventare presidente della Liberia.

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