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Tennis, Michele Bonini si impone nel primo open maschile di Rozzano

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Era la seconda testa di serie, ma in pochi avrebbero scommesso su Michele Bonini. Invece il 30enne milanese, classificato 2.6, ha infilato il torneo perfetto sui campi di Rozzano, crescendo match dopo match fino a intascare il primo Open maschile targato Training Team. L'ha fatto chiudendo per 7-5 6-2 una bella finale contro il 18enne Alberto Buttini (anche lui classificato 2.6), giunto sino all'ultimo atto dopo aver eliminato la prima testa di serie Edoardo Gallo a suon di servizi bomba e diritti al fulmicotone.

Ma contro Bonini è stato costretto ad arrendersi alla grande intelligenza tattica di un giocatore poco appariscente ma capace di trovare le giuste contromisure al tennis di tutti gli avversari incontrati. Ne è nato uno splendido confronto di stili: Buttini ha provato a "spaccare la palla", Bonini ne ha sfruttato la potenza appoggiandosi e colpendo d'anticipo, giocando anche numerose palle corte.

Una strategia che alla lunga ha mandato fuori giri l'avversario, fino a consegnare al tennista di Buccinasco una vittoria meritatissima. E pensare che Bonini era stato a un passo dall'eliminazione nei quarti di finale, quando contro Federico Visioli si è trovato sotto 6-3 3-0, senza grandi possibilità di rimonta. Ma, provato dalle fatiche precedenti, l'avversario - ex 2.4 e membro del team dell'Università Bocconi che si allena a Rozzano - è calato fisicamente e gli ha offerto una chance, lui l'ha sfruttata e ha lanciato lo splendido torneo, incassando la fetta principale dei 500 euro in palio.

Ottimo anche il torneo del diciottenne tedesco Viktor Hascher, classificato 3.2 in Italia ma dotato di un tennis di livello decisamente superiore. L'ha mostrato battendo prima i due atleti del Trtt, Paolo Longo e Arturo Colvara, entrambi protagonisti di un ottimo torneo, poi qualificandosi per il tabellone finale, dove ha perso nei quarti di finale contro Gallo, salendo 4-0 nel set d'apertura prima di rimanere senza energie.

"Il migliore dei nostri è stato Arturo Colvara - racconta Amanda Gesualdi -, che prima di cedere a Hascher ha vinto il derby con Edoardo Lommano". È finita con un doppio 6-0 ma è stato un punteggio bugiardo, che non rende omaggio alla bella prova di quest'ultimo, partito dal tabellone iniziale e poi capace di superare anche il 3.4 Novara. Subito eliminati invece Davide Selva e Jacopo Mora.

"Siamo soddisfatti di come è andata - prosegue la Gesualdi - perché si sono visti tanti match di livello e il pubblico ha apprezzato. Ripeteremo il torneo con questo formato (spalmato su due week-end, ndr), preferendolo alla formula rodeo". Chiuso un evento, è già tempo di ospitarne altri due: sabato 5 marzo spazio ai campionati dell'Università Bocconi, domenica 6 a un seminario di meditazione.

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