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Giovedì, 25 Aprile 2024

Gli ultracattolici che appoggiano Bernardo: "L'Italia va male da quando hanno approvato l'aborto"

Alla presentazione ufficiale del candidato del centrodestra per le amministrative di ottobre c'era anche il segretario nazionale del "Popolo della famiglia", il partito contrario al ddl Zan, all'aborto e all'eutanasia

Sono contrari all'aborto, all'eutanasia legale e, ovviamente, al ddl Zan, mentre sui vaccini tentennano ammettendo che i combattono il Covid, ma alzando le mani sull'obbligo di vaccinarsi. C'è anche il "Popolo della famiglia" a sostegno del candidato sindaco del centrodestra a Milano Luca Bernardo.

Il partito ultra cattolico fondato da Mario Adinolfi era presente alla conferenza stampa che ufficializza la discesa in campo del medico pediatra, e per bocca del suo segretario dice di star valutando l'appoggio alla lista del candidato di Fdi, Lega e Forza Italia, delusa dalle politiche troppo di sinistra dell'attuale sindaco Beppe Sala.

"Di certo la sua politica non ci rappresenta", spiega il segretario nazionale Andrea Brenna, che punta il dito in particolare sul ddl Zan e la partecipazione di Sala al Pride. "Dal quel palco si è fatto garante di qualcosa che attualmente è contro la legge. Il ddl Zan è un capriccio, non certo una proposta di legge che fa bene al tessuto sociale e alle famiglie. Ogni bambino ha il diritto di nascere con un padre e una madre, non con uteri in affitto. Siamo contro l'aborto, perché pensiamo che l'Italia stia andando male da quando, nel 1978, è stata approvala la legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza, così come non possiamo concepire l'eutanasia legale. Offrire la morte a chi soffre evidentemente di un enorme disagio è il fallimento della politica". 

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