Dalla prossima primavera il biglietto Atm per usufruire del servizio di trasporto pubblico milanese costerà 2 euro. Un aumento che ha provocato non poche polemiche, ma a cui risponde in modo chiaro l’assessore comunale alla Mobilità Marco Granelli: “Questo provvedimento interessa i viaggiatori occasionali, non cambia nulla per gli abbonati, non cambia nulla per i giovani e per gli anziani. Mentre gli under 14 potranno salire sui mezzi gratuitamente”. In realtà, anche per gli abbonati qualcosa cambia.

Le nuove tariffe

Il singolo biglietto da 1,50 euro passa a 2 euro, mentre il carnet di dieci corse sale da 13 euro e 80 a 18 euro. L’aumento interessa anche il ticket giornaliero, che da 4 euro e 50 passa a 7 euro facendo segnare un bel 55,6%. Non sono immuni dal ritocco all'insù neanche gli abbonamenti: il settimanale passa da 11 euro e 30 centesimi a 17 euro facendo segnale un +50%, mentre, seppur di poco, aumenta anche il mensile che passa da 35 a 39 euro.

Le agevolazioni

Rimangono invariate le tessere annuali per under 26 e senior (questi ultimi sopra i 65 anni, fino ad ora invece sopra i 62), mentre è totalmente gratuito l’accesso per gli under 14. Costerà invece 50 euro l’abbonamento per i disoccupati e per coloro che hanno un reddito Isee inferiore a 6mila euro l’anno. Invariato, infine, il costo per l’annuale: 330 euro, che potrà anche essere rateizzato.

Il confronto con l’Europa

Nulla di scandaloso, l’aumento del biglietto fa certamente storcere il muso ma siamo assolutamente dentro gli standard delle altre capitali europee dove, anzi, il singolo biglietto costa qualcosa in più. Ad Amsterdam si viaggia sui mezzi pubblici con 2 euro e 90 centesimi, 2.50 a Berlino e 2.15 a Barcellona. Leggermente più basso il biglietto a Parigi, che costa 1 euro e 80.