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Addio al "boschetto della droga" di Milano: ruspe in azione nel paradiso dell’eroina | Video

Le ruspe dovrebbero essere l’emblema di un nuovo inizio. Gli arresti e i fermi il simbolo che da adesso si fa sul serio. È pronta davvero a ricominciare a vivere con dignità l’area a ridosso della stazione di Milano Rogoredo, da tempo diventata paradiso di spacciatori e tossici e ormai famosa come il “boschetto della droga”

Martedì mattina, novantuno carabinieri e sessanta agenti della polizia locale hanno circondato la zona, chiudendo tutte le vie di fuga, e hanno fatto “irruzione” tra gli alberi per dare l’ultimo colpo di spugna al degrado. 

Maxi blitz nel bosco della droga di Rogoredo

Nel corso dell’operazione sono state arrestate cinque persone e ne sono state identificate altre settantatré, ma la vera novità sono state le ruspe e i camion per la pulizia dell’area. Via le siringhe da terra, via le baracche usate dagli spacciatori per nascondersi, via lo sporco. E presto, ha assicurato Palazzo Marino, inizierà la bonifica. 

“Puntiamo ad eliminare una piazza dell'eroina che esiste da più di venti anni - ha commentato l’assessore alla sicurezza del comune di Milano, Carmela Rozza -. È un impegno preso dal primo giorno in cui ci siamo insediati”

“Qusto è l'ennesimo intervento, e non l'ultimo - già i carabinieri prima e la polizia poi erano entrati nel boschetto - per restituire quell'area alla città. Sono state tolte le barriere di protezione utilizzate dagli spacciatori, abbattute le baracche ed è iniziato il lavoro di bonifica dell'area dalle siringhe, che dovrà continuare nelle prossime settimane”, anche perché il degrado non scomparirà in un giorno. 

Però sembra arrivato il tempo, finalmente, di dire addio al boschetto della droga. 

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