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Elezioni a Milano, Paragone: "Sono contro Sala, ma il centrodestra è senza attributi"

L'ex portavoce del governo Lega-5 Stelle scende in campo per le amministrative del 3-4 ottobre: "Stop ai boschi verticali, ai parcheggi blu e ad Area C"

Alternativo alla sinistra del sindaco Beppe Sala, ma anche a un centrodestra che "non è riuscito a mettere in campo una proposta con un po' di attributi". Così Gianluigi Paragone, ex portavoce del governo Lega-5 Stelle, scende in campo per le elezioni amministrative del 3-4 ottobre candidandosi a sindaco di Milano.

"Chiedo scusa a Sala e a Bernardo se li sveglio dal loro torpore politico - esordisce Paragone durante la presentazione delle liste 'Milano Paragone sindaco' e 'Grande Nord' - Vogliamo essere quelli che rompono le scatole sia a Palazzo Marino (sede del consiglio comunale, ndr) sia nei quartieri. Il nostro programma non può che partire dal tema della sicurezza, perché non vogliamo più che a Milano ci siano zone franche dove dilaghi la criminalità. Voglio essere quel sindaco che garantirà sicurezza a tutti i cittadini, dal Corvetto a piazzale Selinunte, e che dà certezze ai commercianti provati dalla crisi. Voglio essere il sindaco che abolirà Area C e Area B, mettendo fine a questa finta politica ambientalista che pensa solo ai boschi verticali".

Netta anche la posizione sull'obbligo vaccinale e sul greenpass: "Ho sempre detto che non mi vaccino e non mi vaccinerò, perché non mi fido di quel che ci stanno dicendo riguardo al vaccino. Di conseguenza penso che il greenpass sia una vera e propria vigliaccata politica che non fa altro che creare divisioni e discriminazioni. I tamponi, per me, sono l'unica soluzione contro il Covid".

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